
Cronaca / Valchiavenna
Sabato 23 Ottobre 2021
Novate Mezzola, c’è l’analisi
«La parete è molto pericolosa»
Gli studi dimostrano che i massi in località Foppa-Chiosi potrebbero giungere ancora alle case
«L’analisi evidenzia come quella zona sia molto, ma molto, pericolosa».
Arrivata in questi giorni l’analisi cinematica della parete in località Foppa-Chiosi, territorio comunale di Novate Mezzola. Quella interessata lo scorso inverno da alcuni crolli che, in un’occasione, hanno portato anche all’evacuazione di una ottantina di novatesi in seguito all’arrivo dei massi sulle case.
L’analisi è stata voluta da Comune di Novate e Comunità montana, che l’ha commissionata alla società specializzata Eg4 Risk nei mesi scorsi. Il risultato non è proprio confortante.
«La relazione – spiega il presidente della Cm Davide Trussoni - è stata fatta attraverso rilievi molto completi utilizzando laserscan, Tls, georeferenziazione, rilievo geomeccanico e utilizzo dei droni. Questo insieme di rilievi ha permesso di creare una modellazione virtuale che evidenzia come le traiettorie di caduta dei massi siano molto particolari. Cosa evidenziata anche lo scorso inverno, con sassi arrivati a 250 metri dal ciglio della parete con un’altezza molto importante. Ci sono dei punti in cui questi traiettorie simulate evidenziano altezzedai 15 ai 17 metri dal suolo che potrebbero interessare ancora gli abitati».
Questa la situazione. Non molto confortante. C’è, però, la novità dei giorni scorsi. Cioè l’arrivo da Regione Lombardia di un maxi contributo per la realizzazione di un vallo paramassi. Si parla di 1,75 milioni di euro: «Questa modellazione – continua Trussoni – sarà una base importante per la progettazione. Si tratta di una strada già adottata con Gallivaggio, dove era stata fatta un’analoga analisi prima della realizzazione del vallo.
In questi giorni abbiamo deliberato l’accettazione del contributo e saremo ente attuatore di questo intervento su Novate Mezzola: il vallo che dovremo fare sarà un importante per quanto riguarda le dimensioni».
La questione cava
C’è poi un’altra questione, sulla quale la Cm non entra nel merito ma che sarà portata sul tavolo sicuramente dall’amministrazione comunalem che sul tema aveva chiesto alla Provincia, ricevendo un No, di sospendere l’iter.. L’analisi cinematica costituisce un elemento di novità nella complessa partita del progetto di coltivazione della cava di Foppa-Ganda Grossa che sarà discusso in Provincia nella conferenza dei servizi convocata per il 9 novembre: «C’è un punto di domanda sul fatto che in quella zona ci possano essere delle attività produttive – conclude Trussoni – in una zona così. Si tratta di una cosa molto particolare, ma questa è una valutazione che non spetta a noi».
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