
Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 20 Maggio 2016
Niente volo notturno a Madesimo
Il Comune: «Pronti a cedere l’area»
Elisoccorso: la Valle Spluga è esclusa dai progetti Areu di potenziamento delle piazzole. Il sindaco: «Ci hanno chiesto 100mila euro per l’illuminazione, ma non tocca a noi farla».
Quattro piazzole per il volo notturno ci sono già da due anni, altre quattro sono in arrivo e per due progetti sono a buon punto. Anche in provincia di Sondrio parte il progetto promosso da Regione e Areu per innovare l’elisoccorso attraverso nuovi luoghi per l’atterraggio e nuove tecnologie. Ma nessuno di questi spazi – che vanno da Livigno a Mese - si trova in Valle Spluga.
A Madesimo rischia di andare, ancora una volta, la maglia nera per la rapidità dei soccorsi dal tramonto all’alba o in caso di maltempo, visto che in Val San Giacomo non ci sono né piazzole notturne, né campi sportivi illuminati e quindi “atterrabili”, per dirla con l’aggettivo coniato dal Pirellone in occasione della presentazione del progetto.
La distanza che separa Mese – il punto di atterraggio notturno più vicino - e Madesimo è di circa ventun chilometri, per un tempo di percorrenza su gomma di circa 35 minuti. Salendo a Montespluga si arriva a tre quarti d’ora. In caso di situazioni gravi, sono davvero molti.
«La nostra azienda sta spingendo da anni affinché le stazioni turistiche più frequentate della provincia, ad esempio Madesimo e Aprica, si dotino di strutture di questo tipo, proprio come le altre che possono già contare su questo tipo di superfici – è il punto di vista espresso dall’articolazione territoriale di Sondrio -. Sembra che ci siano degli spiragli positivi. Auspichiamo che sia gli enti comprensoriali, sia i Comuni stessi, magari anche grazie al supporto della Regione, arrivino a un finanziamento delle opere necessarie per la realizzazione di questi spazi».
Questa situazione preoccupa cittadini e amministratori in Valle Spluga, in particolare a Madesimo, dove c’è una piazzola abilitata per il volo diurno. «Siamo disponibili a mettere a disposizione l’area dell’attuale piazzola, di nostra proprietà, per favorire la realizzazione di un impianto di illuminazione adeguato – rileva il sindaco Franco Masanti -. Ci sono delle questioni da chiarire. La prima è di tipo economico: ci è stato detto che occorrono centomila euro per attrezzare questo spazio e riteniamo che non sia un intervento di competenza comunale. Poi ci è stato spiegato che quell’area sarebbe inadeguata a causa del rischio di valanghe. Secondo noi basterebbe valutare la situazione di volta in volta, d’altra parte spesso si interviene in contesti ostili. I piazzali della diga e del municipio non sono adeguati e a Isola, secondo Areu, la piazzola non rappresenta una soluzione ottimale a causa dei rischi di isolamento dovuti alle slavine. Noi vogliamo invitare Regione e Areu a effettuare dei nuovi sopralluoghi, riprendendo le analisi che sono state interrotte».
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