Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 30 Luglio 2015
Niente collare per l’orso di Piuro
«Per ora non ha aggredito animali»
Pattuglie della Polizia provinciale nei boschi di Piuro per vedere se si riescano a trovare tracce organiche dell’orso bruno fotografato nei giorni scorsi nella zona del Tabiadascio, in Val Aurosina.
«La foto, per la quale ringraziamo il privato che ce l’ha fornita, risale ormai ad alcuni giorni fa. Ormai l’orso potrebbe essersi spostato di molti chilometri». Pattuglie della Polizia provinciale nei boschi di Piuro per vedere se si riescano a trovare tracce organiche dell’orso bruno fotografato nei giorni scorsi nella zona del Tabiadascio, in Val Aurosina. «In questi giorni - spiega Ettore Mozzetti, istruttore direttivo commissario aggiunto del comando di Polizia provinciale e Protezione civile di palazzo Muzio - intensificheremo le visite alla zona che, peraltro, erano già previste nella normale attività della Polizia. Teniamo, però, presente che un orso può spostarsi anche per 40 chilometri in un giorno e, quindi, visto il tempo trascorso da quando è stata scattata la fotografia potrebbe non essere più in Valchiavenna».
Forse saranno usati anche i cani da orso, già utilizzati nel 2012 per l’orso avvistato nella zona di Pratella di Prata Camportaccio. E proprio quell’orso esce dal novero dei “sospettati” per quanto riguarda il nuovo avvistamento di Piuro: «No, quell’orso è morto nella zona del Brennero - spiega Mozzetti - in seguito a un incidente stradale. Quindi si tratta di un altro esemplare». Per il momento non è previsto, in caso di avvistamento e di cattura, il collare con la sonda trasmittente in grado di informare sugli spostamenti del plantigrado. Sonde come queste vengono installate al collo dell’animale solo in caso di orsi “problematici”, cioè che hanno già attaccato altri animali, selvatici o domestici. Non è questo il caso, visto che notizie di attività predatoria in Valchiavenna recentemente non ce ne sono state.
Su questo fronte il livello di preoccupazione in valle sembra essere abbastanza basso. Generalmente la presenza dell’orso viene vista con favore. La notizia è ampiamente commentata su Internet, ma non c’è allarme. Anzi. Solo qualcuno ha fatto notare come in caso di avvistamento sia meglio girare alla larga e come sia preferibile in questo periodo evitare bivacchi e tendate notturne all’aperto sul versante sinistro della Bregaglia italiana. Peraltro, avvistamenti diretti dell’animale non ce ne sono stati. Ovviamente qualche timore in più ce l’ha chi nella zona ha greggi di pecore, capre o semplicemente il pollaio. Come ricordato ieri dal presidente della Provincia, Luca Della Bitta, bastano pochi accorgimenti per evitare spiacevoli incontri nei pressi degli insediamenti umani. Accorgimenti che riguardano soprattutto l’abbandono di pattumiere o resti di cibo all’esterno.
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