
Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 07 Febbraio 2018
Motoslitte sui sentieri per ciaspole
«Di questo passo le vieteremo a tutti»
Madesimo, ennesimo episodio di scorribande sulla neve nelle zone vietate ai mezzi. Il sindaco: «Non riusciamo a pattugliare tutto il territorio e i soliti furbi non mancano mai».
Ancora motoslitte fuori dai tracciati consentiti a Montespluga. Tornano i fine settimana di bel tempo e puntuali tornano anche le segnalazioni di mezzi cingolati sui sentieri e nelle zone riservate a chi si muove a piedi, con le ciaspoleole o con gli sci. Situazione fuori controllo quella descritta da alcuni frequentatori della località del territorio durante la giornata di domenica scorsa. La prima, tra l’altro, di apertura del collegamento sciistico tra Madesimo e Splugen con il progetto “Spluga Futuro”.
Non un bello spettacolo, insomma, anche per i turisti che solitamente a Montespluga non passano neppure, ma soprattutto una fonte di pericolo. Sia per la possibilità di scontro con utenze più deboli sia per il possibile distacco di slavine dai pendii. Questa volta il gruppo di spericolati non era straniero, come avvenuto due settimane fa. Italianissimi, anzi a giudicare dal dialetto con cui hanno risposto a chi protestava si tratta se non di locali quantomeno di lombardi. I centauri della neve non si sono limitati ad arrampicarsi sui pendii verso il Tambò o verso il Suretta. Sono tranquillamente passati nel fondovalle, a fianco delle famiglie in cerca di tranquillità.
«Purtroppo – commenta il sindaco di Madesimo Franco Masanti – non riusciamo a beccarli tutti. Questo perché, nonostante il grande sforzo dei Carabinieri che ci danno una mano fondamentale, non abbiamo le risorse per pattugliare sempre la zona. Prossimamente mi rivolgerò alla tenenza della Guardia di Finanza di Chiavenna, per capire se è possibile dotare agenti del loro soccorso alpino di un mezzo per vigilare. Chiederemo la disponibilità anche di qualche associazione, ben sapendo che i volontari non hanno il potere di fermare i mezzi e comminare sanzioni ai trasgressori».
Per fare prevenzione, insomma, prima che un passaggio scateni slavine sotto le quali potrebbe rimanere gente. Compresi gli stessi motoslittisti. «Abbiamo deciso di consentire l’utilizzo delle motoslitte – conclude Masanti – per raggiungere le baite, lasciando poi uno spazio ludico per chi si vuole divertire su percorsi appositi e ben segnalati. Un insieme di regole chiare e facili da rispettare. Chi sgarra sa che deve pagare, con multe, il ritiro del permesso o il sequestro del mezzo. Purtroppo il furbo che la fa franca ci sarà sempre. Non vogliamo arrivare a soluzioni drastiche, come il divieto assoluto di questa pratica».
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