Morta la cooperante Silvia Longatti di Prata Camportaccio

La 38enne sondriese si trovava a Kabul con Emergency. E’ morta per le complicazioni di una polmonite. Il sindaco del comune della Valchiavenna: «Siamo sconvolti»

Una notizia piombata sulla Valchiavenna all’improvviso e che ha lasciato tutti sgomenti. La cooperante Silvia Longatti è deceduta mentre si trovava con Emergency a Kabul.

Da alcuni mesi la 38enne di San Cassiano di Prata Camportaccio si era recata nella capitale dell’Afghanistan per l’attività che da sempre l’hanno contraddistinta: aiutare gli altri in contesti di guerra e povertà estrema. La causa del decesso è naturale, a quanto pare le complicazioni di una polmonite.

Figlia del medico di base Giovanni Longatti, Silvia viveva via dalla Valchiavenna ormai da molti anni. Ci faceva spesso ritorno, però, perché la famiglia ha sempre vissuto a Prata. Dopo aver concluso le superiori al liceo dell’istituto Leonardo Da Vinci di Chiavenna, la decisione di studiare Relazioni Internazionali alla Luiss Guido Carli e Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università degli Studi di Genova. Da subito l’impegno all’interno delle associazioni per la cooperazione internazionale e per le strutture di accoglienza dei richiedenti asilo. Dal Cesvi ad Altra Via, dal Danish Refugee Council fino, appunto, ad Emergency. Con la onlus fondata da Gino Strada la gran parte della sua vita adulta. Prima di arrivare lo scorso autunno in Afghanistan, dove ricopriva il ruolo di Grant manager, era stata in Uganda e in Sudan, impegnata nel centro di cardiochirurgia della ong, il Salam centre for Cardiac Surgery.

«La morte improvvisa di Silvia ci ha lasciati sconvolti – commentano dal gruppo di Emergency Valchiavenna - . Silvia era con noi da molti anni. Era stimata come collega ed era amata come persona sempre disponibile e attenta a chi aveva intorno. Siamo vicini alla sua famiglia, ai suoi amici, ai colleghi che hanno condiviso con lei il suo tempo. Il nostro pensiero è costantemente con loro».

Addolorate le parole del sindaco di Prata Davide Tarabini, di pochi anni più grande: «Apprendiamo sgomenti la notizia della tragica scomparsa di Silvia, cooperante di Emergency in Afghanistan. Ricordiamo la ragazza solare e sorridente che proprio lunedì avrebbe compiuto 38 anni, il suo impegno civile per i diritti e le cause umanitarie che l’hanno portata sin da giovanissima a seguire progetti nei posti più difficili del mondo. Piena di idee e iniziative, perdiamo troppo presto una donna che si batteva con passione per i suoi ideali. Ci stringiamo ai suoi familiari, ai suoi cari e a tutti quanti hanno collaborato con lei, certi che il suo sorriso contagioso non è passato inosservato in un momento di forte dolore che colpisce la comunità di San Cassiano e dell’intera Valchiavenna».

Silvia lascia il padre Giovanni e il fratello Paolo. La salma tornerà in Italia nei prossimi giorni grazie all’impegno di Emergency.

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