
Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 20 Febbraio 2019
Morì in un’immersione in Monzambico
Un’aula in Tanzania porterà il suo nome
Chiavenna, il marito di Eleonora Contin, scomparsa la scorsa estate, ha annunciato il progetto. «I soldi raccolti per finanziare le sue ricerche saranno investiti per ampliare una scuola».
Il ricordo di Eleonora Contin, la giovane valchiavennasca tragicamente scomparsa la scorsa estate durante un’immersione nelle acque del Mozambico, è ancora fortissimo in Valchiavenna. E lo sarà ancora di più dopo la notizia diffusa dal marito Matteo Gobbi in questi giorni. I fondi raccolti, si parla di 56mila euro, nelle giornate convulse della ricerca di Eleonora grazie al contributo di centinaia di persone, saranno utilizzati per un importante progetto di cooperazione in Tanzania.
Appassionata di viaggi, Eleonora Contin tornerà a Lohada, in Tanzania, dove nel 2010 era stata con il marito. Ci tornerà perché nel suo nome sarà costruita l’aula di una scuola per bambini. «Sfortunatamente, il destino ci ha separati troppo presto – scrive Matteo sulla pagina Facebook aperta per informare del progetto e chiamata Eleonora’s back to Lohada - . Il viaggio non è ancora finito, è semplicemente ricominciato, in un modo molto diverso da come immaginavo. E dove altro dovrebbe iniziare il primo passo in questo nuovo viaggio, se non nella meravigliosa Tanzania? Il luogo in cui più che altrove nel mondo, abbiamo lasciato un po’ di cuore. Eleonora ha sempre sognato di tornare indietro e vedere i bambini di Camp Moses».
Il marito si rivolge a chi ha contribuito alle ricerche: «Quel giorno è arrivato perché Eleonora tornerà a Lohada con quei bambini e lei sarà lì grazie a un progetto reso possibile da te. Il progetto prevede la costruzione di una nuova aula. E accoglierà quanti più bambini possibile per dare loro una nuova opportunità nella vita: un’educazione».
Eleonora e Matteo, originario di Appiano Gentile, erano una coppia appassionata di sport e viaggi. Eleonora dopo le lauree triennale in Scienze dei Beni Culturali alla Statale e specialistica in Gestione dei Beni Culturali alla Cattolica del Sacro Cuore aveva trovato lavoro presso la Fondazione Orchestra Giuseppe Verdi di Milano.
«Vorrei ringraziare - conclude Matteo - tutti e ciascuno di voi dal profondo del mio cuore. A tutti voi che avete tenuto Eleonora nei vostri pensieri e preghiere, a coloro che hanno donato anche una minima parte alla causa di Eleonora. Ogni centesimo verrà utilizzato per realizzare questo progetto, in memoria di Eleonora. E se è vero che i nostri cari sono resi immortali perché vivono nei nostri ricordi, dovremmo giustamente sentirci contenti che, ricordando Eleonora, le stiamo dando un posto nell’eternità».
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