«Sono tre settimane che ci sono 25 asini all’alpe Montespluga, giunti dall’alpeggio della Valle di Lei, e lì “depositati”. Tutte femmine, due di queste non stanno benissimo e uno l’ho già assistita in seguito a una colica. Ho cercato di abbassarle di quota, quando ho visto che il meteo volgeva al peggio e in parte ci sono riuscita, ma ieri mi è stato quasi impossibile raggiungerle».O, meglio, «il torrente in piena l’ho attraversato, con l’acqua alle ginocchia, e solo perché conosco quei due o tre punti in cui si può guadare, ma è impossibile far passare gli animali. Da lì non si schiodano, e non voglio insistere perché non sono miei e non voglio complicare le cose, però mi dispiace vedere animali in quelle condizioni».
A dirlo è una signora che si può dire viva più a Montespluga che nel fondovalle, che conosce il territorio come le sue tasche e capisce anche di animali. E che non riesce a sopportare oltre di vederli alla mercé, con un meteo così estremo, perché anche se le bestie hanno un’alta resistenza alle intemperie, non ne vanno matte.
«Conosco i proprietari e li ho più volte chiamati, ma non si è visto nessuno», precisava ieri pomeriggio. «Allora, mi sono determinata a fare un post e ho avvisato chi di dovere. Spero che qualcosa si sblocchi anche se, al momento, qui, non si è ancora mosso nulla. Quasi sicuramente gli animali trascorreranno anche questa notte fuori, sotto la pioggia battente e del resto, ormai, in queste condizioni e con il torrente così grosso non sarebbe neppure semplice recuperarli». Davvero, per la donna «non è il modo di gestire gli animali, questo. Io ho due maremmani antilupo e mi sono presa pure una sonora multa nonostante cerchi di gestirli al meglio, altri fanno quello che vogliono e va sempre tutto bene. Anzi, magari, alla fine, arriva anche il contributo regionale se l’animale si dirocca o viene predato...». La replica Da noi sentiti, i titolari dell’azienda agricola samolichese proprietari dei capi, invece, ridimensionano la situazione.
«Gli animali sono, fortunatamente, molto più intelligenti di noi e sanno come gestirsi in alpeggio - dicono -, non sono incustoditi o abbandonati a loro stessi, perché solo ieri (l’altro ieri, per chi legge, ndr) mio marito titolare dell’azienda è salito a vederli e non erano in una situazione di pericolo o malmessi.Ieri non è potuto salire a prenderli neppure volendo, perché si trova a un corso di aggiornamento a Sondrio, ma ci salirà oggi. Posso assicurare che gli asini non sono comunque irraggiungibili, tant’è che li prenderemo e li riporteremo a valle, però inviteremmo a non fare polemiche inutili perché li abbiamo lasciati apposta in alpeggio in quanto proprio l’asino lo pulisce alla perfezione. E non è tardi per lasciarveli: c’erano ancora asini e cavalli l’altro ieri anche a Stuetta. Non sono situazioni estreme per questi animali, però li riporteremo a valle e punto».
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