Montespluga, appaltato il prolungamento della galleria del Duro

Un’operazione che sembrava finita nel dimenticatoio e, invece, arrivano buone notizie per tutti coloro che vogliono arrivare a Montespluga durante la stagione invernale. Senza il rischio di non raggiungere la propria baita o, peggio, di rimanere bloccati in quota.

La Comunità montana della Valchiavenna ha ricevuto la conferma da parte di Anas che il tormentatissimo appalto per la realizzazione del prolungamento della galleria del Duro lungo la statale 36 si è riavviato. I lavori sono stati affidati ad una nuova ditta e ripartiranno: «Si tratta di una ditta locale – spiega il presidente della Cm Davide Trussoni – e questo ci dà inevitabilmente delle garanzie. I lavori partiranno la prossima primavera».

Vista la quota, infatti, operare durante la stagione invernale ormai imminente è di fatto impossibile. Si tratta di un’opera decisamente impegnativa, oltre il milione di euro la spesa prevista per Anas, ma anche ritenuta fondamentale. E che andrà ad integrare il sistema di paravalanghe che la stessa Comunità montana sta completando, sarà già pronto per questo inverno, lungo il versante sinistro della vallata sovrastante il tracciato della strada. Va ricordato come Anas chiuda spesso la strada in presenza di accumuli di neve e forte vento per il pericolo che sulla strada arrivi qualche slavina. Un elemento che non solo crea problemi a chi a Montespluga e nelle frazioni limitrofe ha la baita ma anche allo sviluppo turistico della zona.

A Montespluga ci sono un negozio e ben tre attività ricettive. Due alberghi e un ristorante. E recentemente si sono avute le prima avvisaglie del fiorire di attività legate alla ricettività extra-alberghiera. Per non dire di Homeland, il progetto avviato negli anni scorsi per fare di Montespluga la mecca dell’outdoor e del freeride invernale. Con riscontri notevoli sulle riviste di settore e non solo. L’opera, come detto, ha avuto una vita particolarmente travagliata. I lavori erano stati consegnati alla ditta incaricata una prima volta a maggio del 2023, ma per la galleria Dùur erano subito iniziati i problemi con l’abbandono del cantiere da parte della ditta durante l’estate.

Con tempi biblici si è proceduto, quindi, ad una nuova assegnazione. C’è voluto oltre un anno: «Siamo contenti che finalmente la situazione si sia sbloccata – conclude Trussoni - , così come si è sbloccato il cantiere per il rifacimento del ponte di Anas sul torrente Perandone a Chiavenna, lungo la statale 37, i cui lavori sono partiti in queste settimane». Anche qui con un pesantissimo ritardo.

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