
Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 14 Marzo 2025
Meteo, si attende un fine settimana invernale in Valtellina
Previsto maltempo con precipitazioni da deboli a moderate diffuse in pianura e con neve oltre i 1400 metri di quota
Sondrio
L’anticipo di primavera che ha tenuto banco la scorsa settimana ha ceduto il passo ad un ritorno di inverno in piena regola con tempo destinato a rimanere uggioso e instabile fino a domenica. Poi, da lunedì il passaggio ad un tempo anticiclonico con flussi più secchi da nord.
Però, le prossime sono ancora ore connotate da maltempo con precipitazioni da deboli a moderate diffuse in pianura e con neve oltre i 1400 metri di quota, limite che, nella giornata di domenica scenderà a 1200 metri. Insomma, la neve la farà ancora da padrona sui Passi alpini e sulle strade di accesso alle principali località sciistiche della nostra provincia come Livigno, Santa Caterina Valfurva, Madesimo, per citare quelle più in quota.
Neve, nella serata di giovedì e nella mattinata di venerdì sul Bernina, in abbondanza, anche se il Passo è sempre rimasto transitabile con gomme da neve e catene al seguito. Regolarmente gli addetti alla pulizia della strada la percorrono in lungo e in largo a garanzia della sicurezza del transito, ma ci sono tratti in cui capita che il vento soffi forte e renda difficile procedere se non con cautela.
Lo stesso dicasi per il Maloja, dove un’interruzione si è verificata nel solito punto nodale, quello fra Plaun da Lej e Sils, su cui sempre incombe il rischio valanghe e oggi pomeriggio, ai problemi legati alla praticabilità del fondo stradale per neve, si sono aggiunti anche i rallentamenti dovuti al passaggio sui tornanti del Maloja di un trasporto eccezionale.
Attenzione anche su tutti gli altri passi alpini e all’approccio con la neve in quota in generale perché il rischio valanghe è tre marcato sulle Retiche e sulle Orobie e tale rimarrà anche domani. I nuovi apporti di neve non sono esagerati, perché si parla di 5-10 centimetri nelle 24 ore sulle Retiche e di due centimetri nelle 24 ore sulle altre fasce, per cui non sono tali da stravolgere lo stato dei luoghi.
Le zone più delicate sono situate alle quote elevate, oltre la linea del bosco, dove i nuovi apporti si sommano a quelli dei giorni scorsi, creano sovraccarico e mascherano i lastroni soffici. Per cui, con deboli sovraccarichi, può accadere che questi strati di neve sovrapposta cedino creando valanghe di medio-grandi dimensioni. Sono anche possibili distacchi spontanei dai pendii ripidi, per cui, nel caso in cui strade o tracciati corrano sotto montagna, è bene avere procedere con la massima attenzione. Anche alle quote minori, dice il bollettino neve e valaghe di Arpa Lombardia, il manto umido e bagnato rende possibili colate o distacchi di piccole-medie dimensioni.
Da lunedì, poi, torna il sereno. Progressivamente il ciclone nordico che sta dominando in questi giorni cede il passo all’anticiclone e, finalmente, il maltempo subirà uno stop.
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