Maturità a Chiavenna: studenti soddisfatti dei temi
È intorno a mezzogiorno che i primi maturandi hanno cominciato ad uscire, alla spicciolata, dagli istituti Leonardo da Vinci e Crotto Caurga, di Chiavenna, sgravati dalla prima prova della maturità, il tema di italiano.
In 198 si sono presentati all’appello, dei quali 132 appartenenti alle sette classi quinte del “Da Vinci” in capo al dirigente scolastico Ottavio D’Addea, e 66 appartenenti alle quattro classi quinte del “Crotto Caurga”, diretto da Massimo Minnai. Per la precisione, 30 in tutto gli studenti delle due classi del Liceo linguistico, 16 di Scienze umane, 22 dello Scientifico, 17 dello Scientifico ad indirizzo sportivo, attivato cinque anni fa per forte volontà della compianta professoressa Paola Persenico e che per la prima volta porta i propri studenti alla maturità, e, ancora, 25 i maturandi di Relazioni internazionali per il marketing (ex Ragioneria), e 22 di Costruzioni, ambiente e territorio (ex Geometri). Per quanto riguarda il Crotto Caurga, invece, sono 15 i maturandi di Accoglienza turistica, altrettanti di Enogastronomia, 16 di Sala e 20 dello Iami (Industria e artigianato per il made in Italy).
Studenti che hanno affrontato la prova d’esame mettendocela tutta, leggendosi tutte e sette le lunghe tracce d’esame e poi scegliendo il da farsi. Ed emblematico il fatto che, a Chiavenna, fra il piccolo campione intervistato fatto di 11 studenti, in cinque abbiano scelto la traccia C2 su “Profili, selfie e blog”, forse la più gettonata da tutti gli studenti d’Italia, ma, altri abbiano optato per tracce diverse. In particolare è stata opzionata la traccia 1, su Giuseppe Ungaretti, di analisi e interpretazione del testo della poesia “Pellegrinaggio”, mente nessuno si è buttato su Luigi Pirandello e sull’equilibrio del terrore.
«Io ci ho pensato un po’ poi mi sono lanciata sulla traccia 1, quella dell’analisi del testo di Ungaretti - dice Sara Scaramella, di Novate Mezzola, maturanda di Accoglienza turistica al Professionale Crotto Caurga -, perché è un poeta che abbiamo affrontato bene in classe, per cui mi sentivo abbastanza sicura. Poi ho fatto dei collegamenti col Futurismo, con Gabriele D’Annunzio e con Guernica. Spero davvero sia andata bene». A indirizzarsi sul poeta Ungaretti anche Samuel Fanetti, di Piuro, studente di V Sala, sempre al Caurga, perché «dopo aver letto tutte e sette le tracce, mi sembrava quella in cui mi sentivo più pronto». Certo leggere tutte le tracce non deve essere immediato per i ragazzi, considerato quanto sono lunghe.
«Magari ci va anche un’ora di tempo - dice Serena Moiola, di Chiavenna, compagna di classe di Samuel Fanetti -, ma poi Sei ore piene in cui tutti hanno potuto meditare, scrivere e consegnare nei tempi. Lei, Serena, non ha avuto grossi dubbi e quando ha letto l’ultima traccia utile, quella su “Profili, selfie e blog” ha deciso che sarebbe stata la sua e, ora, attende la seconda prova, l’orale e il voto finale prima di poter tornare a lavorare come cameriera come farà anche Samuel che ha già il posto in un bar di Campodolcino.
E su questa traccia si è cimentato anche Leonardo Barilani, di Gordona, secondo studente ad aver abbandonato l’aula della maturità dello Iami (Industrie ed artigianato per il made in Italy). «Mi è sembrata la più bella in assoluto e spero sia andata bene», dice, lui, che è già pronto per il lavoro nel settore della falegnameria in Italia o in Svizzera, dove è già stato. Lo stesso dicasi per Carol Bini, di Chiavenna, di V Sala, che ha scelto pure la C2 e che dopo la maturità andrà a lavorare in un bar di Chiavenna «anche se punto ad iscrivermi al corso triennale post diploma di Fashion designer, a Lecco», dice. E per Serena Geronimi, di Chiavenna, di Accoglienza turistica, che fatto pure la C2. Stessa scelta anche per Nicole Rossotti, di Bolgia (Cosio Valtellino), studentessa di Scienze umane al Da Vinci e lo stesso dicasi per Andrea Pedroni, di Mese, pure maturanda di Scienze umane, che intende iscriversi a Scienze dell’educazione professionale per diventare educatrice e assistente sociale.
Lisa Barini, di Piantedo, pure di V Scienze umane, ha optato per il tema sull’”Elogio dell’imperfezione” di Rita Levi Montalcini e assicura di essersi trovata a suo agio con questo argomento, e lo stesso ha fatto Hajar Fikhane, di Colico, studentessa di Scienze umane, cui questo testo è piaciuto molto «anche perché autori come Ungaretti e Pirandello non li abbiamo trattati in classe», dice. Martina Scetti, di Chiavenna, del V Linguistico, è andata sulla tipologia B, il tema sulla guerra fredda «che un po’ mi aspettavo considerato il momento che stiamo vivendo» e particolare la scelta di Alessandro Barri, di Dubino, V Enogastronomia, che ha opzionato la proposta B3, su “Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, natura, fra ascolto e comunicazione”. Una nota su tutte, il clima sereno della prova, finalmente, dopo i cupi anni del Covid e della Dad.
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