Cronaca / Valchiavenna
Sabato 26 Marzo 2016
Madesimo ora ci crede. E punta tutto sullo sci
Il bilancio: fino al 7 febbraio la località perdeva il 31%. «Ora siamo a -14,9%, con un 2% rientriamo nella media».
«Se fino al 7 febbraio, giorno della grande nevicata, parlavamo di una stagione disastrosa, oggi possiamo definirla, al massimo, difficile, perché abbiamo recuperato parecchio, passando da un -31% di presenze sulle piste a fine gennaio, a un -14,9% attuale. E se riusciamo a recuperare ancora un 2% in questa Pasqua, possiamo dirci, tutto sommato, soddisfatti».
Parola di Marco Garbin, direttore della Skiarea Valchiavenna, che, col suo staff, ha dato il massimo durante questa stagione invernale per assicurare un parco piste dignitoso. E considerato che lo “spartiacque” fra l’inizio stagione senza neve e il fine stagione con neve risale solo al 7 febbraio scorso, si può intuire il lavoro che ha dovuto essere compiuto per permettere a Madesimo di reggere.
«Sono fiducioso perché, se il tempo tiene, come sembra, le condizioni per sciare, a Pasqua, sul nostro comprensorio saranno eccellenti. L’innevamento è ottimo, con neve invernale, garantita dal fatto che di notte le temperature scendono parecchio, fino a -10 gradi in paese e -16 al Groppera. Quindi, sul Canalone, la Camosci, il manto nevoso è a misura di sciatore provetto. Questo ha portato molte persone in pista negli ultimi due fine settimana, con una punta di 6.500 al sabato e altrettanti alla domenica, due settimane fa, scesi a pur dignitoso 4.500 tanto al sabato quanto alla domenica, la scorsa settimana. L’attesa per oggi, domani e dopodomani è per altrettanti sciatori in pista al giorno, anche se molto dipende dalla tenuta del meteo».
Perché mercoledì e giovedì il forte vento ci ha messo lo zampino, costringendo Garbin a chiudere parecchi impianti e piste, «mentre oggi (venerdì per chi legge, nda) – dice – le condizioni sono ottime e le piste tutte aperte con afflusso già interessante alle 10 del mattino».
L’atteggiamento, quindi, è di chi guarda con fiducia all’ultimo scorcio di stagione, pari a quello che si vive in casa tanto di Francesco Comotti, direttore del Consorzio turistico di Madesimo, quanto di Federico Scaramellini, direttore del Consorzio turistico Valchiavenna.
«Quest’ultima parte di stagione ci sta dando grandi soddisfazioni – ammette Comotti – risollevando un morale che era andato un po’ a terra, all’inizio, considerato il flop di Sant’Ambrogio e, poi, ancora, il Natale e il Capodanno senza neve. Sono periodi che fanno il 30% del business della stagione invernale, per cui, chiaro, si tratta di perdite che non potranno essere recuperate, però dobbiamo anche ammettere che ci siamo ripresi bene da quello choc. Abbiamo avuto una piccola flessione a metà marzo sulle prenotazioni dei tour operator stranieri, che non si erano fidati a inviarci clientela temendo l’assenza di neve, ma, poi, grazie al Madesimo Freeride Festival, tenutosi fra il 18 e 20 marzo, abbiamo compensato. Oggi e, ancor più, da stasera e domani mattina (sabato, nda), la località andrà a riempirsi tanto come alberghi quanto come seconde case. Almeno fino a martedì».
Di una Pasqua ottima riferisce anche Federico Scaramellini «perché, per via di questo bizzarro meteo, si lavora – precisa – tanto in Bassa Valchiavenna, dove è, ormai, primavera, quanto in Alta Vallespluga, dove è ancora inverno pieno. A Madesimo ci sono ancora comitive di belgi e inglesi per la settimana bianca cui si aggiungeranno, ora, gli italiani richiamati dal ponte di Pasqua, mentre a Chiavenna e dintorni pure le strutture sono frequentate da turisti che abbinano le sciate in quota a tour più culturali ed enogastronomici in città».
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