Madesimo, lago da svuotare
«Passeranno in paese migliaia di camion»

L’allarme della minoranza in consiglio. Sarà usato il materiale asportato con lo svaso a Isola per realizzare l’opera a protezione di Macolini

Migliaia di metri cubi di materiale asportato dopo lo svaso della diga di Isola da parte di A2A e attualmente depositato nella parte terminale del bacino finiranno nel fondovalle di Madesimo. E la cosa preoccupa non poco in paese.

Non tanto per la destinazione del materiale, si tratta del vallo a protezione dell’abitato di Macolini, quanto per il fatto che i camion dovranno transitare obbligatoriamente in centro al paese.

Da duemila a cinquemila

La questione è stata oggetto di dibattito durante l’ultima seduta del consiglio comunale tenutasi in settimana.

A mettere sul tavolo preoccupazioni che sembrano condivise da tutti il consigliere di minoranza Lorenzo De Monti: «Non sappiamo bene quanto sarà il materiale asportato, ma da quanto si è potuto capire si tratta di un quantitativo tra i 20 e i 50 mila metri cubi. Facendo un calcolo a spanne si tratta di un numero di camion che passeranno in paese compreso tra i 2000 e i 5000.

Questo desta preoccupazioni tanto per il disturbo che si verrà a creare in una località turistica quanto per le emissioni di polvere e rumore e, infine, per la manutenzione delle strade». Che A2A smaltirà in questo modo parte del materiale è certo.

L’autorizzazione

La società che gestisce l’invaso artificiale di Isola, che tornerà a riempirsi con l’inizio del mese di aprile dopo l’intervento di manutenzione straordinaria partito nei mesi scorsi, ha un accordo con la ditta che sta costruendo il vallo nel fondovalle.

Ditta che è, naturalmente, autorizzata. In questo senso c’è poco da fare, se non aprire un confronto con la società affinché l’impatto sia il minore possibile.

L’altra parte del materiale sarà utilizzato, o almeno così si spera, per opere di riqualificazione ambientale sulla sponda destra del Liro. Sempre a Isola.

Qui c’è un progetto presentato da A2A e accolto dall’amministrazione comunale del sindaco Daniela Pilatti.

Serve, però, la variante al Piano di Governo del Territorio, avviata in questi giorni, per avere la pubblica utilità per opere quantificabili in circa 600 mila euro.

Non c’è accordo scritto»

Elemento che ha lasciato perplesso De Monti: «Non c’è un accordo scritto, non vorremmo che una volta completata la variante puntuale allo strumento urbanistico, la società decidesse di smaltire il materiale in altro modo».

Serve, insomma, una convenzione. Cosa che il sindaco ha promesso: «Le preoccupazioni per il passaggio di camion in paese sono di tutti. Per quanto riguarda le opere compensative ci siamo incontrati recentemente e arriveremo alla stipula di una convenzione, anche se ci rendiamo conto di essere in ritardo. Purtroppo non è stato possibile avere tempi più stretti» ha detto il primo cittadino.

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