Madesimo e Campodolcino restano senza pediatra

«Ci stanno smontando pezzo per pezzo, come fossimo dei Lego». Arrivata, pesantissima, la mazzata per le comunità di Campodolcino e Madesimo. Il pediatra che attualmente gestisce l’ambulatorio per le due località dell’alta Vallespluga va in pensione a fine mese e non ci sarà nessuno a sostituirlo.

I due comuni in questi giorni hanno comunicato ai propri cittadini la sospensione del servizio. Ritenuto da tutti essenziale: «Per noi – spiega il sindaco di Madesimo Daniela Pilatti – è un fatto molto grave. Abbiamo tentato tutte le strade con Asst per arrivare ad una proroga del servizio nato una ventina di anni fa e basato su una convenzione. Purtroppo speranze da questo punto di vista non ce ne sono. La risposta che abbiamo sempre avuto in queste settimane è che non c’è personale». Il servizio viene ritenuto essenziale per ovvi motivi. Campodolcino e Madesimo sono località d’alta quota, non sempre raggiungibili facilmente durante la stagione invernale.

E in ogni caso per chi si trova a vivere sopra i 1000 metri di quota raggiungere Chiavenna e l’ospedale, magari con un bambino con la febbre a 40 in auto, non è la cosa più semplice del mondo: «La convenzione – continua Pilatti – è nata in un momento in cui i bambini erano seguiti dal medico di base. Ora la situazione è cambiata e tutti hanno il pediatra, anche se nel fondovalle». L’ambulatorio, insomma, seguiva le emergenze. Anche grazie alla grande disponibilità del professionista che ora andrà in pensione. C’è poi un altro aspetto. Campodolcino e Madesimo sono località turistiche. Non si parla, quindi, di un servizio messo a disposizione di famiglie di comunità marginali dal punto di vista del territorio, ma anche di un presidio indispensabile per le migliaia di visitatori che arrivano, e rimangono, nelle due località nei periodi di alta stagione. In piena estate o durante i mesi dedicati allo sci. Si parla di alcune migliaia di persone. Spesso famiglie con figli piccoli. Una botta terribile, insomma, che certo non aiuta né la permanenza nelle terre alte né il loro sviluppo dal punto di vista sociale ed economico.

Il sindaco di Madesimo, comunque, non sembra intenzionato a cedere: «Con Campodolcino – conclude – abbiamo tentato diverse vie per cercare una soluzione. Non intendiamo mollare assolutamente e, forse, una strada è stata individuata anche se è prematuro parlarne. Speriamo bene». Nel frattempo, però, l’ambulatorio chiuderà i battenti sia a Campodolcino sia a Madesimo. Almeno per la prossima estate chi avrà bisogno dovrà scendere obbligatoriamente a Chiavenna.

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