L’ultima truffa? Il farmaco anti Covid

L’appello dei sindaci I tentativi di raggiri telefonici si sono verificati a Chiavenna, Mese e Prata Camportaccio. Si chiedono soldi per un incidente o per far arrivare un medicinale sperimentale che guarisca un familiare malato

La fantasia sicuramente ai truffatori non manca. L’ultima frontiera riguarda il Covid e una fantomatica cura miracolosa svizzera. Ondata di telefonate in questi giorni sulla Valchiavenna nel tentativo di raggirare la popolazione, soprattutto quella più anziana.

La segnalazione, tramite i Carabinieri, arriva dalle amministrazioni comunali del territorio.

La medicina sperimentale

Il primo a diffondere la notizia è stato il sindaco di Prata Camportaccio Davide Tarabini: «Ho ricevuto notizia dai carabinieri di Chiavenna che sono stati segnalati numerosi tentativi di truffe telefoniche e chiamate telefoniche anomale ai danni di persone residenti nei nostri paesi. Come noto, con l’avvicinarsi delle feste natalizie, oltre alle luci di Natale tornano anche, immancabili, persone spregiudicate e veri e propri criminali che cercano di truffare le persone più fragili, approfittando in maniera subdola della loro buona fede».

Le modalità sono diverse e non si sa se dietro ci sia un’unica mano. O voce in questo caso: «Nelle casistiche maggiormente segnalate oggi i malfattori cercano di far credere a chi risponde loro al telefono che il nipote o il figlio ha avuto un incidente o è risultato positivo al Covid e potrebbe guarire unicamente con un farmaco sperimentale proveniente dalla Svizzera. Farmaco che può arrivare in breve tempo ma deve essere pagato subito. E qui scatta la truffa.

L’invito è sempre quello di prestare particolare attenzione e non cadere nei tranelli di chi, con l’inganno, cerca denaro o altri beni preziosi. Diffidate da questo tipo di situazioni e nel dubbio cercate di farvi consigliare da persone di vostra fiducia o chiamando i Carabinieri». Altre segnalazioni sono arrivate dai sindaci di Mese e Chiavenna: « Si segnalano in questi giorni diversi tentativi di truffa a Chiavenna e in tutta la Valchiavenna - ha spiegato il sindaco chiavennasco Luca Della Bitta -. Solitamente lo schema è il seguente: viene contattata telefonicamente una persona, spesso anziana e sola, dicendo che un familiare è stato ricoverato, ha avuto un incidente, è stato male e necessita di cure immediate per cui servono subito molti soldi.

In caso di risposta affermativa viene inviata a casa della persona contattata un incaricato che ritirando i soldi completa la truffa. Prestiamo dunque molta attenzione, sensibilizziamo in particolare i nostri anziani che vivono soli a non cadere in queste truffe».

Gli episodi passati

Non è la prima volta che fatti del genere accadono. In passato, si parla di due anni fa, qualcuno è anche caduto nel tranello rimettendoci alcune migliaia di euro oltre a una buona dose di tranquillità personale.

Allora la truffa di tendenza era quella di far credere all’anziano che un congiunto fosse stato artefice di un incidente stradale con colpa e che occorresse pagare una forte penale per toglierlo dai guai o direttamente dal carcere. Le ultime segnalazioni, e anche quella volta la modalità era la stessa, risalgono al gennaio di quest’anno.

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