Cronaca / Valchiavenna
Sabato 31 Dicembre 2022
Livigno e Bormio piene. E tornano gli stranieri
Le nostre località Alberghi al completo, piste affollate, richieste continue Operatori soddisfatti: «Unico problema temperature alte per sparare neve»
Difficile trovare un posto libero negli alberghi delle principali località sciistiche della nostra provincia fino all’8 gennaio. E anzi proprio la prossima settimana risulta essere quella più gettonata dai vacanzieri, che invece di norma erano più presenti in quella in corso, a partire dal 27 dicembre fino a Capodanno.
I rifugi
Probabilmente a favorire questo trend è il fatto che l’Epifania, ultimo giorno di vacanza per molti studenti d’Italia, anche per quelli della Lombardia, cade di venerdì, per cui tante scuole, quelle milanesi in particolare, hanno optato per il rientro in classe direttamente nella giornata di lunedì 9.
Ma c’è di più, perché quello cui gli operatori turistici guardano non è solo il pur importante periodo natalizio, prescelto dagli italiani per la settimana bianca o per alcuni giorni sugli sci, ma sono le settimane successive, per le quali la tendenza è ottima, perché le prenotazioni dove non sono ancora arrivate, stanno arrivando.
E questo per il fatto che sono in decisa ripresa i mercati stranieri, per esempio quello degli inglesi ad Aprica, ma anche in Valmalenco con inglesi, belgi e danesi, a Madesimo, per non dire delle “piazze” dell’Alta Valle che attirano soprattutto turisti del Nord e dell’Est Europa. E richieste di informazioni sono in arrivo anche dal mondo della scuola per settimane sugli sci da tempo bloccate.
È vero che è tornata a ripresentarsi l’incognita Covid, per effetto dei timori di una sua ripresa di matrice cinese, ma in questa fase evocare un simile spettro agli operatori di casa nostra è severamente vietato, per cui vale la pena concentrarsi sul buon andamento del momento.
«Siamo sugli 11mila primi accessi in pista a Livigno in questi giorni - assicura Marco Rocca, ad di Mottolino spa -. E credo che difficilmente si possa trovare ancora un posto libero nella nostra località. I nostri rifugi, il Camanel di Planon in quota è al completo, così come il Kosmo, alla partenza degli impianti. Non possiamo proprio lamentarci, perché è un bel Capodanno, un bel periodo e contiamo di andare avanti così».
Conferma il pienone anche Luca Moretti, direttore dell’Apt di Livigno, che festeggerà il Capodanno da neo papà qual è diventato da poche ore, e che, semmai, annuncia una piccola flessione negli arrivi per il mese di gennaio, che però per Livigno è nelle cose, tenuto presente che si tratta di una località che viaggia su una programmazione propria, fortemente connotata anche dall’iniziativa promozionale Skipass free.
E c’è anche un’altra caratteristica di quest’ultima settimana di fine anno che fa la differenza rispetto all’allestimento delle piste, ovvero il meteo caratterizzato da temperature sopra lo zero che non scendono neppure nottetempo, per cui non sono ideali per produrre la neve artificiale.
I dati
«Qui a Livigno, ora (alle 13 di ieri, ndr) - ci ha detto Valentino Galli, patron della Telecabina Cassana e presidente della Sib, Società impianti Bormio - c’è un grado sopra lo zero e lo stesso vale per Bormio 2000, mentre a Bormio 3000 siamo a - 6, sempre in questo momento. Chiaro che con queste temperature non possiamo sparare neve come vorremmo, soprattutto sul comprensorio di Bormio dove c’è ancora qualche area, qua e là un poco brulla. Appena ci saranno le condizioni, comunque, procederemo con la neve artificiale, anche se gli sciatori in pista non mancano, anzi, in proporzione forse sono quasi di più a Bormio che a Livigno. Ho il dato del giorno 28, ad esempio, in cui abbiamo avuto 5.700 primi ingressi a Bormio e 10.900 a Livigno».
Tutto esaurito anche negli alberghi di Bormio e del suo comprensorio in questi giorni a ridosso del Capodanno, e anche per quelli seguenti le prospettive sono molto buone, mentre piuttosto bassi sono ancora i dati di accesso agli impianti di Santa Caterina Valfurva, forse penalizzata quest’anno, più dello scorso, dal venir meno della seggiovia Paradiso, non più sostituita, tant’è che l’arroccamento avviene solo tramite cabinovia.
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