
( foto Studio3.com)
Le piste prese d’assalto
«Sport carta vincente
per il turismo in Valle»
MadesimoLe presenze aumentate del 4 per cento
rispetto a quelle registrate nella scorsa stagione
La soddisfazione del Consorzio: «Una meta ideale»
Madesimo
«Il Madesimo Winter Trail ha dimostrato come lo sport sia importante dal punto di vista turistico. Una leva che ha contribuito ad una crescita delle presenze sulle piste di Skiarea Valchiavenna del 4% rispetto allo scorso anno».
«Tante le possibilità»
Il dato comunicato ieri da Giulia Guanella del Consorzio Turistico di Madesimo è ancora parziale, visto che la stagione terminerà ufficialmente fra un mese, ma si parla di dati in crescita sul fronte delle presenze dopo un 2017-2018 già positivo.
Ricordiamo, infatti, che dopo un bilancio in sostanziale pareggio, quest’anno Skiarea Valchiavenna, la società che gestisce piste e impianti di risalita di Vallespluga e Valle di Lei, ha chiuso l’esercizio finanziario con un importante utile un consistente abbattimento dell’indebitamento. La stagione favorevole dal punto di vista meteorologico, nonostante qualche giorno di vento di troppo, sta spingendo il settore. Trascinato secondo il Consorzio Turistico anche da altre attività. Non in competizione con lo sci tradizionale, a quanto pare.
«La località – commenta Guanella - è meta ideale per la pratica degli sport invernali, tra cui sci, con 60 chilometri di piste, snowboard, snowkite, ciaspole, motoslitte, fat bike e pattinaggio sul ghiaccio. Lo sport è sempre più una leva turistica su cui il Consorzio Turistico di Madesimo sta puntando». Visto che Madesimo in inverno non è solo sci, manca l’altro dato utile a capire se la stagione può considerarsi in via di conclusione positiva oppure se qualche ombra c’è. Nonostante il basso numero di posti letto alberghieri rispetto alle seconde case, discorso che vale tanto per Madesimo quanto per Campodolcino, l’andamento dei pernottamenti rimane un indicatore fondamentale. Soprattutto per capire quanto incide il turismo mordi e fuggi e quanto quello che in montagna si ferma di più e, inevitabilmente, lascia più soldi.
I dati ancora da elaborare
«Questo dato non l’abbiamo ancora – conclude Guanella - . In questi giorni stiamo ancora elaborando i dati relativi all’anno 2018». L’altro fattore che sicuramente ha giocato un ruolo importante è stato la riapertura prima del ponte di Sant’Ambrogio della Statale 36 a Gallivaggio, chiusa di fatto dall’estate precedente per i problemi derivanti dalla frana del santuario di San Giacomo Filippo. Il fatto di avere a disposizione una carrozzabile transitabile in entrambi i sensi di marcia ha evitato lunghe code al rientro soprattutto la domenica e, soprattutto, ha evitato la disaffezione di molti.
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