Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 17 Novembre 2016
«L’area industriale chiede bus dedicati»
Samolaco: Massimo Mortarotti, titolare della Dispotec e consigliere dell’Api, pronto a un confronto con gli enti. «Gli industriali vogliono investire per eliminare le auto e contribuire a una visione più sostenibile di mobilità».
Basta viaggi in auto verso l’area industriale: le imprese puntano sui servizi pubblici con fermate lungo la via delle fabbriche. La proposta è stata anticipata ieri da Massimo Mortarotti a Morbegno in occasione della presentazione dell’appuntamento dedicato da Api - associazione di cui il titolare della Dispotech è consigliere - all’innovazione, in programma per martedì alle 17 nella città del Bitto. «Proprio martedì incontreremo, a Chiavenna, il presidente della Comunità montana Flavio Oregioni - ha spiegato l’imprenditore che nel 1994 ha fondato l’azienda del ghiaccio -. Discuteremo di area industriale, ma senza limitarci agli aspetti produttivi». In questo momento le imprese sono concentrate anche su servizi interni all’area - basti pensare alla mensa e all’asilo nido - e sul collegamento con gli altri paesi della Valchiavenna.
«La mobilità intelligente e sostenibile è un aspetto importante dei processi di miglioramento della qualità della vita che vogliamo garantire ai nostri collaboratori - ha aggiunto -. Riteniamo preziosa l’opportunità di venire a lavorare senza viaggiare - magari da soli - con la propria auto. Alla Comunità montana chiederemo di istituire un servizio pubblico con fermate all’area industriale, tenendo in considerazione gli orari delle giornate lavorative e dei turni. Passatemi la metafora: uno scuolabus per i lavoratori. Noi per questi progetti abbiamo garantito non solo le idee, ma anche la disponibilità a investire».
La tecnologia che si sta sviluppando e che nei prossimi anni sarà sempre più protagonista rappresenterà senza dubbio un validissimo aiuto. “Si parla spesso di “smart city”, noi riteniamo che questo concetto possa essere applicato anche alle realtà geograficamente periferiche - ha rilevato Marco Piazza, vicedirettore di Api -. Un campo d’applicazione importante è quello dei trasporti. Con App e sensori, anche i servizi pubblici possono essere rivoluzionati. Le società, ad esempio, potrebbe gestire i flussi dei mezzi sulla base delle richieste formulate dai passeggeri».
E se anche dovesse accadere di assistere al passaggio di alcune corse semivuote, non sarebbe molto diverso da quanto accade in altre fasce orarie su altre linee. C’è spazio per un altro tipo di analisi. Grazie all’orientamento delle associazioni degli imprenditori e ad alcune normative approvate dal governo, si fa sempre più significativa la possibilità di garantire dei servizi attraverso il welfare di secondo livello. Ticket per gli autobus in busta, insomma, potrebbe essere un punto della contrattazione decentrata.
L’area industriale è una realtà che dà lavoro a quasi mille persone, ai quali si affiancano i dipendenti di una storica società come Vallespluga. «Chiaramente le polemiche che abbiamo ascoltato fra vari enti e alcuni limiti imposti un pochettino ci demoralizzano - è la conclusione di Mortarotti -. Stiamo investendo, cerchiamo di specializzarci per dare lustro sia al nostro lavoro sia alla valle, sentire remare contro non è piacevole. La necessità di ampliamento dell’area è chiara».
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