
Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 30 Luglio 2018
La pista c’è. E i turisti non si fanno attendere
Torna la vita nei paesi grazie all’assenza di limitazioni. Gli operatori incrociano le dita: «Speriamo in una decisa ripresa».
Un flusso continuo di auto e moto sulla strada statale dello Spluga, tanti turisti nei bar, nei ristoranti, nei negozi e sui sentieri. Quella di ieri in Valle Spluga è stata, finalmente, una domenica normale. Non soltanto per le presenze, naturalmente. La differenza l’ha fatta soprattutto la possibilità di scendere e salire a qualsiasi orario, non più soltanto dalle 5 alle 21,30. Il bancone del bar Antico borgo, affacciato sulla statale e su piazza Sant’Antonio, è un bell’osservatorio della situazione.
Il barista Lorenzo Scaramella non ha dubbi: «La notizia dell’apertura del bypass era molto attesa: siamo molto contenti», ha spiegato dopo il taglio del nastro di Gallivaggio. Ieri, anche grazie al palio promosso dallo sci club di Campodolcino, il parco dell’Acqua Merla ha accolto moltissimi visitatori. Lo staff del chiosco ha lavorato senza sosta sin dal primo mattino. «Già a luglio, nei weekend, c’è stata una buona affluenza grazie al bel tempo - Giovanna Scaramella dal chiosco dell’Acqua Merla -. Quest’apertura era attesissima da tre mesi. Il rispetto dei tempi prefissati è stato molto apprezzato».
Per più di cento giorni i giovani del paese non hanno avuto la possibilità di trascorrere una serata a Chiavenna, vista la chiusura serale della 36. Lo stesso vale per quelli della città della Mera e dei dintorni, che hanno rinunciato ai locali della valle Spluga. «Stiamo entrando nel vivo della stagione turistica e quella dell’apertura del bypass è una gran bella notizia», spiega con soddisfazione Roberto Levi da “La vitella nelle nuvole”, il pub che dal 1981 accoglie a Fraciscio clienti provenienti da tutta la Lombardia e non solo. Anche nei ristoranti la chiusura serale della statale si è fatta sentire. Per mesi chi non ha un’abitazione in Valle Spluga è stato costretto a rinunciare alle cene a Campodolcino e Madesimo. «Da quando c’è stata l’apertura dal mattino alla sera si sono riscontrati dei miglioramenti: ora speriamo di poter contare su un’ulteriore crescita», sottolinea fiducioso Aurelio Levi da “La genzianella” di Fraciscio, uno dei ristoranti della zona più apprezzati da valchiavennaschi e turisti.
I benefici della viabilità si osservano anche in alta quota. «Abbiamo riaperto l’agriturismo – spiegano dalla contrada Bondio, nella valle di Starleggia, Nito Micheroli ed Elisabetta Gullo-. e aspettiamo i turisti con i nostri sentieri, gli itinerari delle Vie dei carden».
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