Cronaca / Valchiavenna
Sabato 25 Marzo 2017
«La convochiamo per un lavoro»
Ma la mail era solo una truffa
Chiavenna: chiesti soldi a una donna usando il nome dell’albergo al quale aveva spedito il suo curriculum.
«Mi ha contattato la Camera di commercio italo-svizzero-germanica, comunicandomi una proposta di assunzione in un albergo al quale avevo inviato il mio curriculum». Sembrerebbe un felice epilogo di una ricerca di lavoro. Ma purtroppo non è così. Alla base dell’email ricevuta da una donna valchiavennasca c’è una truffa messa in atto per spillare denaro a persone in cerca di un’occupazione. Alla mail erano allegate varie pagine di documenti da compilare e la richiesta di versare su un conto corrente con Iban della Repubblica ceca, tanto per cominciare, circa 33 euro.
La donna si è rivolta all’ufficio di collocamento e alla Cgil. Il sogno di un’assunzione, purtroppo, è svanito di fronte all’amara realtà. Altro che offerta di lavoro: la mail conteneva una truffa basata su informazioni reali. Il nome del possibile datore di lavoro, infatti, non era casuale. Questo lascia pensare a dei truffatori capaci di impossessarsi di informazioni riservate attraverso il web. Una dinamica che si è già osservata in altre zone e ora, secondo quanto emerso ieri, coinvolge la Valchiavenna. Della natura di queste email si parla anche sui siti ufficiali delle istituzioni.
«In questi giorni stanno arrivando numerose segnalazioni relative ad attività di offerta di lavoro effettuate a nome della Camera di commercio italo-germanica da indirizzi di posta elettronica del tipo @cameradicommercio-italotedesca.com – spiega quest’ente -. I malviventi utilizzano indebitamente i segni distintivi e i riferimenti della Camera di commercio italo-germanica per ingannare le potenziali vittime al fine di realizzare profitti illeciti».
«Si tratta di una frode informatica perpetrata a mezzo di sostituzione di persona, cui la Camera di Commercio Italo-Germanica è del tutto estranea con riferimento alla quale ha già conferito specifico mandato a suoi legali di fiducia affinché intraprendano ogni utile iniziativa di fronte alle competenti autorità». Anche la Camera di commercio italiana per la Svizzera mette in guardia, da tempo, le vittime della messa in scena iniziata l’anno scorso. «Si invitano tutti gli utenti a fare molta attenzione a una truffa che circola sotto forma di una comunicazione nella quale si parla di un’offerta di lavoro che riguarderebbe la Camera di commercio italiana per la Svizzera. Consiste nel contattare i nostri uffici, ovviamente con un numero di telefono fasullo, invitando a versare una quota di partecipazione».
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