
Cronaca / Valchiavenna
Sabato 15 Giugno 2019
La Barcaccia, uno sfregio per Verceia
Chiusa l’attività ricettiva dal 2010, di acquirenti per ora neanche l’ombra e il degrado avanza. Finestre rotte, rampicanti ovunque - La struttura è in vendita a una cifra intorno ai 2,9 milioni di euro.
Nel 2020 saranno dieci anni senza La Barcaccia. Data, infatti, 2010 la chiusura dell’attività ricettiva di Verceia e ancora non si vede una soluzione per quello che è un vero e proprio sfregio per il lungolago di Mezzola. La procedura del fallimento aperta alla fine del 2010 della società omonima che gestiva il ristorante si è conclusa ormai anni fa. Nel 2014. L’immobile, di proprietà di emigrati in Sud America, è in vendita da quel momento ma di acquirenti per il momento nemmeno l’ombra. Un danno di immagine enorme per la località. Il ristorante è in stato di abbandono da allora e il degrado avanza in modo da apparire irreversibile. Finestre rotte, rampicanti ovunque, un’impressione di fatiscenza evidente.
Per rilevare l’immobile occorrono un sacco di soldi. Attualmente La Barcaccia è in vendita a una cifra monstre. Si parla di 2,9 milioni di euro. Per una struttura che se non è da abbattere e ricostruire è almeno da ristrutturare pesantemente.
Eppure in questi anni di investimenti per riqualificare l’area del lungolago ne sono stati fatti tanti. Dal vicinissimo polifunzionale con il centro canottaggio alle pavimentazioni, dalla Galleria di Mina fino alla pista ciclabile che gli passa proprio accanto. Il prossimo intervento sarà quello previsto da Area Interna Valchiavenna 2020 che prevede l’inserimento di un infopoint e di un chiosco. «Non ci sono novità per quanto riguarda La Barcaccia – commenta il sindaco Flavio Oregioni - . Noi più che investire sul lungolago per renderlo sempre maggiormente appetibile e confermare la destinazione turistico-ricettiva dell’immobile nel nostro Piano di Governo del Territorio non possiamo fare. Bisogna sperare nel mercato e che arrivi un imprenditore».
C’è un altro aspetto non di poco conto. La Barcaccia era uno dei due alberghi aperti nell’area del lago, che per il resto può vantare solo un camping e qualche bed&breakfast. I posti letto di tipo alberghiero se si vuole rilanciare una località creando un indotto e non lasciarla al turismo mordi e fuggi rimangono indispensabili. A La Barcaccia ci sono circa 20 camere. Un potenziale inespresso.
La struttura, praticamente in riva al lago, è in una posizione invidiabile. Una posizione che durante il boom degli anni 80-90 l’aveva fatta diventare uno dei ristoranti più famosi della provincia di Sondrio. Poi era arrivato il declino fino alla chiusura di dieci anni fa. Costruita a metà degli anni ‘60 aveva avuto gli ultimi interventi di ristrutturazione nel ‘94. L’immobile non è piccolo. Si parla di circa 2200 metri quadrati.
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