«Io non ci sto»

Grido delle mamme

per l’ospedale di Chiavenna

Partecipato sin-in oggi in via Cereria

«Siamo preoccupate per la “svendita” che è in atto»

Intanto domani a Milano i sindaci incontrano Gallera

CHIAVENNA

La giornata di domani potrebbe essere importantissima per l’ospedale di Chiavenna e il Comitato popolare che difende il presidio oggi lo ha sottolineato con un sit-in che ha richiamato in via Cereria diverse mamme con bambini al seguito e al collo cartelli con la scritta «Io non ci sto» (la celebre frase dell’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro), mentre dalle finestre dell’ospedale c’è chi ha srotolato lenzuola bianche. Occhi puntati dunque sull’incontro in programma a Milano quando i sindaci della Valchiavenna incontreranno l’assessore al welfare Giulio Gallera per parlare del “ballottaggio” tra il punto nascite di Gravedona - ospedale privato accreditato del gruppo Italcliniche - e quello di Chiavenna.

L’obiettivo è chiaro. «Ci vuole una soluzione diversa da quella che si prospetta – ha precisato -. Speriamo che all’incontro con l’assessore Gallera ci sia uno spirito di convinzione delle ragioni di Chiavenna e non quello di rassegnazione che sembra regnare tra il silenzio totale. L’incontro non ci è stato neanche annunciato e questo la dice lunga. L’ospedale sembra sempre più un malato terminale, ma noi non vogliamo che venga dimenticato».

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