In vetta con il maltempo, il Cai contro un influencer: «Bravata da irresponsabile»

Poteva essere uno spot importante per la Valle dei Ratti e per il bivacco Primalpia, ma la pubblicità arrivata sui social da parte di un influencer appassionato di montagna non è esattamente andata giù alla sezione Cai di Novate Mezzola e Verceia. Durissima, infatti, la risposta del sodalizio al video postato da Mainardo Devoti intitolato “Non doveva andare così” racconta la due giorni vissuta da un gruppo di amici in quota. Oltre i 2000 metri di uno dei due bivacchi del Cai che caratterizzano la valle.

Un gruppone partito con il maltempo in uno dei week end in cui le previsioni meteorologiche parlavano di allerta alta. E, infatti, durante la notte trascorsa al bivacco la pioggia fortissima ha trasformato il sentiero in una serie di corsi d’acqua che gli escursionisti hanno dovuto superare. Con qualche rischio a giudicare dalle immagini.

Tutto è andato fortunatamente bene, ma il Cai teme una pubblicità pericolosa. Si parla di sicurezza in montagna: «Anche un percorso non particolarmente difficile come quello per raggiungere l’alta Val dei Ratti può cambiare connotazione in condizioni meteo difficili come quelle incontrate da questo gruppo. Oggi avventurarsi in montagna senza aver preventivamente considerato le condizioni metereologiche è da sprovveduti e sconsiderati. Le previsioni metereologiche hanno raggiunto livelli di precisione, dettaglio e capillarità con cui vengono fornite per cui non si può ignorarle prima di avventurarsi per una escursione. Ogni infortunio che accade in montagna, oltre al danno per il malcapitato, mette in moto una macchia dei soccorsi fatta da uomini e mezzi che hanno un costo a volte non solamente economico. Raccontare poi le difficoltà incontrate al netto di una “bravata” è una cattiva e controproducente informazione. Se questo video sarà visto da 20-30 mila persone la cosa potrebbe diventare pericolosa».

Il timore è che vedendo il video qualche sprovveduto senza le adeguate competenze si avventuri su terreni non suoi. Non è tutto. Al Cai non è piaciuto nemmeno l’”approccio” al bivacco, usato come baita in montagna più che come struttura per la sicurezza degli escursionisti. Sul video pubblicato su Instagram è arrivata anche la replica dell’influencer: «Per quanto riguarda le condizioni eravamo coscienti, preparati e di conseguenza attrezzati a dovere. Mi spiace se il mio modo di raccontare un’avventura non sia stato idoneo, ma non mi sembra di aver fatto danni. Abbiamo pulito, sistemato e lasciato cibo in più nell’armadio chiudendolo bene per non far entrare insetti di nessun tipo. Mi spiace che ci sia stato questo malinteso. Cercherò di essere più preciso nel raccontare le mie avventure».

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