Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 23 Giugno 2016
«Il punto nascita non si tocca, anzi
Ecco i nuovi servizi»
Chiavenna: il direttore generale Panizzoli rassicura: «Qui nulla è cambiato, ma a breve nuovi ambulatori».
«Sono soddisfatta dell’incontro avuto con Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna, coi suoi assessori e con Patrizia Pilatti, presidente dell’assemblea dei sindaci della Valchiavenna. È stato un confronto tanto sereno quanto schietto. Ciascuno di noi ha il proprio osservatorio, ma né l’ospedale di Chiavenna, né il suo Punto nascita sono in discussione. Su quest’ultimo aspetto, è vero, siamo in attesa della deroga al suo mantenimento da parte del Ministero, ma, noi, stiamo lavorando come se nulla cambiasse».
Parola di Giuseppina Panizzoli, direttore generale dell’Asst (Azienda socio sanitaria territoriale) di Valtellina ed Alto Lario, a Chiavenna, ieri pomeriggio, con Giovanni Monza, suo direttore sanitario, per confrontarsi con gli amministratori valchiavennaschi sul futuro di Punto nascita e ospedale.
Un’ora e mezza è durato l’incontro avuto in Comune con Luca Della Bitta, Davide Trussoni, suo vice, Elena Del Re, assessore alle politiche sociali, e Patrizia Pilatti, sindaco di Mese e presidente dell’assemblea dei sindaci della Valchiavenna. «Da domani, (oggi, per chi legge, nda), e tutti i giovedì, - ha insistito il direttore Panizzoli – Federico Spelzini, direttore dell’Ostetricia e Ginecologia aziendale, sarà a Chiavenna, e potrà, così, valutare, caso per caso, con le gestanti, il percorso nascita più consono da seguire. L’eventualità che la partoriente possa essere trasferita a Sondrio per sottoporsi a cesareo programmato o parto indotto medicalmente, dipende solo dal fatto che, in questa fase, stiamo cercando di gestire al meglio un vuoto creatosi dentro l’Ostetricia e Ginecologia aziendale per effetto della dipartita di alcuni professionisti, vuoi trasferitisi, vuoi in maternità».
Vuoto cui la direzione strategica sta ponendo rimedio attingendo a nuove risorse «tant’è che gli esiti di una recente selezione si avranno i primi di luglio - ha precisato Giovanni Monza -, mentre a inizio settembre giungerà da noi un nuovo medico. Questo non significa, però, che il settore, oggi, sia sguarnito. Gli specialisti medici sono stati introdotti, giovani e bravi, ma occorre attrarre ancora nuove competenze, in modo da completare l’assetto dell’organico dell’Ostetricia e Ginecologia e permettere la migliore gestione possibile di tutta la branca a livello aziendale».
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