Cronaca / Valchiavenna
Domenica 18 Luglio 2021
Il personale è poco
Niente guardia medica
per i turisti in valle
Il casoMancano già 26 medici di medicina generale
La cronica carenza di medici si fa sentire, tragicamente, a tutti i livelli.
E se lo scorso anno, pur con grande fatica, il servizio di guardia medica turistica ha potuto essere assicurato, almeno nei periodi clou della stagione, in tutte le nostre località più gettonate, quest’anno, di stilare calendari appositi, non se ne parla.
Ats della Montagna, alla luce dei “buchi” che è già difficile tappare a livello di medici di medicina generale mancanti, nel numero di 26 complessivi, su più ambiti di Valtellina, Valchiavenna, Alto Lario, e Valcamonica, deve aver gettato la spugna, rinviando l’utenza ai medici di medicina generale e di continuità assistenziale (ex guardie mediche), già attivi sui singoli territori.
Così, tutti i Comuni delle località dove, ogni anno, in inverno e in estate, veniva istituita la guardia medica turistica e, quindi, Livigno, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Bormio, Aprica, Chiesa in Valmalenco, Caspoggio, Lanzada, Campodolcino e Madesimo, hanno comunicato via internet, via social e affiggendo appositi annunci nelle singole bacheche e negli ambulatori medici che, quest’estate, i turisti, almeno fino a nuova comunicazione, non potranno contare sul consueto servizio, ma dovranno rivolgersi, in caso necessitino di visita medica, ai medici di base o pediatri di famiglia, oppure, nottetempo e nei festivi, alle ex guardie mediche.
Per la precisione, queste ultime, possono essere attivate solo previo contatto telefonico, chiamando il numero verde 116117, il sabato e domenica dalle 8 alle 20 e tutti i giorni dalle 20 alle 8.
Non è più possibile, ricordiamolo, causa normativa Covid, raggiungerle direttamente nelle proprie sedi ambulatoriali, ma, prima di tutto occorre chiamarle al telefono.
Saranno i medici stessi, semmai, dopo il consulto telefonico, ad invitare la persona, se necessita, in ambulatorio.
Se il bisogno del medico di verifica, invece, nei feriali, cioè dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, i turisti possono rivolgersi ai medici di medicina generale o ai pediatri di famiglia, sempre contattandoli prima al telefono, e previo pagamento della visita, versando 15 euro se ambulatoriale e 25 se domiciliare, per il medico di base, e 25 se ambulatoriale e 35 se domiciliare per il pediatra di famiglia.
Cifre di cui può essere chiesto il rimborso, eventualmente, chiesto il rimborso, ex post, alla propria azienda sanitaria.
Chiamare in caso di febbre
Ats della Montagna, inoltre, raccomanda a tutti i turisti di contattare tempestivamente un medico di base in caso di febbre oltre i 37,5 gradi, in caso di tosse, malessere e sintomi simili all’influenza, in modo da attivare le procedure previste per i sospetti casi Covid. Come sempre, infine, per le emergenze e urgenze, occorre contattare in numero unico internazionale, 112.
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