
Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 24 Dicembre 2015
Il dottor Spellecchia torna a lavorare. A gennaio in ambulatorio a Chiavenna
Accusato di violenza sessuale. Martedì le prime esternazioni pubbliche dopo un anno di silenzio. «Un grazie a chi ha contribuito a tenermi in vita» - L’Azienda ospedaliera ha dato il via libera.
«Un grazie di cuore a tutte le persone che hanno contribuito a tenermi in vita in questo lungo anno. Vi comunico che, da gennaio, ricomincerò a lavorare, anche se solo come attività ambulatoriale, per ora. Sono molto contento, questa notizia mi risolleva dall’annichilimento che mi ha avvilito in questo lungo tempo».
Sono le prime parole, pronunciate ieri mattina tramite la sua pagina Facebook, dopo più di un anno di silenzio, da Domenico Spellecchia, 55 anni, originario di Scampitelli, in provincia di Avellino, ma residente a Milano, e operativo, dentro il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Chiavenna, dal 1992. Ventidue anni di servizio interrottisi, bruscamente, il 3 dicembre dello scorso anno, quando, Spellecchia è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su proprie pazienti.
Da allora, il medico, che ha scontato gli arresti in famiglia, nella sua casa di Milano, ha interrotto ogni contatto con l’ambiente ospedaliero e con i propri pazienti, come parte di una condotta difensiva concordata con Giuseppe Romualdi, suo avvocato di riferimento, incline a produrre il minor clamore possibile rispetto a una vicenda dirompente sul piano mediatico.
Va chiarito, però, che il medico, essendo ancora sospeso dal proprio in carico in quanto il procedimento penale nei suoi riguardi è tutt’ora in corso, non rientrerà in servizio in reparto. Semplicemente ha chiesto ai vertici aziendali di poter essere esentato dall’obbligo di esclusività che lo ha sempre legato all’Azienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna, così da poter esercitare la professione, in gergo tecnico, “extramenia”, cioè, al di fuori delle mura dell’ospedale, in forma libero professionale. E l’Aovv, con delibera pubblicata martedì, gli ha concesso la possibilità di passare da un rapporto di lavoro esclusivo a non esclusivo, cosicché, ora, il medico, al pari di altri due colleghi che hanno formulato analoga richiesta, potrà esercitare la libera professione pur restando dipendente dell’Azienda ospedaliera locale fino ad esaurimento del procedimento giudiziario in essere (l’udienza è in programma l’8 gennaio) che, in base alle risultanze, deciderà le sue sorti professionali.
Quel che è certo, comunque, è che da gennaio Spellecchia si organizzerà per visitare a Milano e a Chiavenna.
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