Cronaca / Valchiavenna
Sabato 16 Dicembre 2017
Il disastro del Cengalo in Regione
«Nessuna morìa nel lago di Como»
La quarta Commissione ieri ha affrontato la questione dell’inquinamento causato dal limo e dalla frana.
Niente pesci morti nel lago di Mezzola e nell’Alto Lario. Presto per cantare vittoria, ma almeno per i pescatori professionisti che operano sullo specchio d’acqua della Valchiavenna le notizie sembrano essere buone. Giovedì si è tenuta la Quarta Commissione Ambiente del Consiglio di Regione Lombardia. Un’audizione chiesta dal consigliere del Partito Democratico Luca Gaffuri dopo la frana del Pizzo Cengalo dei mesi scorsi. Presente l’assessore alla Sicurezza e protezione civile , l’assessore al Territorio, urbanistica e difesa del suolo, e il presidente dell’ente montano Flavio Oregioni.
«I problemi che la frana ha portato sono sostanzialmente due – commenta Luca Gaffuri –: da un lato la chiusura praticamente fino a fine novembre della strada, con tutti i disagi per chi deve raggiungere i Grigioni; dall’altro, il materiale che si è riversato nel fiume Mera ha prodotto tali e tanti danni che i pescatori professionisti del lago di Mezzola hanno il timore che non ci sia più vita né riproduzione e si chiedono se sia necessario il ripopolamento. Almeno su questo fronte i tecnici della Regione sono stati rassicuranti.
Nel lago di Mezzola e quindi nell’Alto Lago di Como, non ci sono stati ritrovamenti di pesci morti e, forse, quelli che ci sono si sono stabiliti sul fondo».
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