Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 15 Luglio 2024
Grande commozione per l’ultimo saluto all’ispettore Diego Marini
Grande commozione e partecipazione al funerale di Diego Marini, 52 anni, di Prata Camportaccio, ispettore della Polizia stradale di Mese dal 1994, morto in seguito ad un malore improvviso che lo ha colto nel tardo pomeriggio di venerdì, mentre faceva jogging sulla pista ciclabile fra Gordona e Prata.
Nessuno si aspettava un simile epilogo, perché Diego non aveva apparenti problemi di salute, per cui lo strazio è stato immenso fra i famigliari, la moglie Consuelo Feruda, di Prata, i figli Chiara e Francesco, la mamma Maria, la sorella Annaresi, la suocera Liliana, e i colleghi ed amici. In primis, Marco Raffa, comandante del distaccamento di Mese, affranto dalla repentina e prematura scomparsa del suo vice, Diego, appunto, che era per lui un amico, un fratello. Che oggi pomeriggio ha accompagnato in Sant’Eusebio per i funerali celebrati da don Federico Pedrana, insieme ai colleghi del distaccamento, al prefetto Roberto Bolognesi, al vicequestore Maurizio Antonucci, al comandante della Polizia stradale della Lombardia, Carlotta Gallo, e ai rappresentanti dei Carabinieri, della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco, intervenuti, presenti anche i sindaci di Prata, Antonio Venezia, di Chiavenna, Luca Della Bitta, e di Mese, Paolo Cipriani.
Difficile per tutti metabolizzare la scomparsa di Diego, definito una persona seria, un poliziotto dal volto umano, sempre attento al dettaglio, al riguardo nel trattare con le persone e toccante il messaggio di addio letto dalla poliziotta Maria Nava a nome del comandante Raffa e di tutto il distaccamento.
«In alcuni momenti ho anche pensato che avresti dovuto essere tu il comandante, non io - ha scritto Raffa -, ma il destino ha voluto così e ora vuole che debba affrontare io, con tutti i colleghi, questo immenso dolore». E sempre Maria Nava ha letto anche il messaggio di ringraziamento rivolto a tutti dalla famiglia del poliziotto «sapevamo che Diego era benvoluto, ma non pensavamo così tanto - hanno scritto -, grazie a tutti per la vostra vicinanza e a Diego per quanto ha fatto per noi».
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