Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 23 Febbraio 2023
Gordona, avvistato un lupo tra le baite
Gordona Un esemplare filmato mentre si aggira nel piccolo borgo a mezza costa di Castanedi - A Samolaco lo scorso settembre l’animale decapitato: ma pare che non sia l’unico episodio.
Sta risalendo la Valchiavenna e ormai è arrivato al confine tra i territori di Gordona e Mese. Nuovo avvistamento, notturno, per il lupo in Valchiavenna.
Dopo quelli ripetuti delle settimane scorse nella piana tra San Cassiano di Prata Camportaccio e Samolaco, questa volta un singolo esemplare è stato avvistato e ripreso in un video a pochi passi dalle baite del piccolo borgo di Castanedi, località di mezzacosta fino a pochi anni fa parte del territorio comunale di Menarola e ora, dopo la fusione dei due comuni, di Gordona. Il lupo è stato avvistato da un uomo che è riuscito anche a filmarlo.
Nel breve video si vede l’animale risalire dal versante vicino alle baite, aggirarsi nel parcheggio di Castanedi e, quindi, una volta spaventato dall’automobile, fuggire nella selva. Non è affatto escluso che in questa zona sia presente un gruppo stanziale.
I branchi che si aggirano per tutta la Valchiavenna sono stimati in otto. Ognuno di essi ha un numero minimo di due unità (un maschio e una femmina), più eventuali altri componenti.
È impossibile sapere da dove provenga quello avvistato a Castanedi. Ormai, comunque, l’animale in valle è presente e sembra esserlo in forze. Lo dimostrano le molte predazioni di capi avvenute lo scorso anno.
Si parla di 70 capi, ma qualcuno dice siano molti di più perché non tutti gli allevatori hanno fatto la necessaria denuncia, per complessive tredici predazioni che hanno colpito dieci realtà agricole o dedite all’allevamento, in parte anche di tipo amatoriale. L’ultimo episodio eclatante si era registrato a inizio anno a Samolaco e l’avvistamento del lupo a pochi passi dalle case del fondovalle aveva sollevato un certo allarme.
Tanto da spingere il presidente della Comunità montana della Valchiavenna Davide Trussoni a scrivere a Provincia, Regione, Prefettura e Governo per chiedere passaggi concreti. L’obiettivo era quello di avviare una discussione sull’opportunità di considerare ancora il lupo una specie protetta a tutela assoluta.
Per il momento, ma è anche difficile che accada vista la natura schiva dell’animale, non ci sono stati problemi per l’uomo, anche se Trussoni ha evidenziato possibili pericoli. Tendenzialmente il lupo scappa.
Non ha fatto in tempo a farlo quello barbaramente ucciso a settembre dello scorso anno a Samolaco, la cui testa è stata poi appesa a un cartello stradale della provinciale Trivulzia a Era. “Giustizia” fai da te che è diventata, anche per le modalità decisamente macabre della protesta, un caso persino a livello nazionale con inevitabile coda di polemiche e manifestazioni animaliste.
In realtà circola voce in valle che quello di Samolaco non sia stato l’unico lupo ucciso in questi mesi e che ci sia almeno un altro caso. Che il lupo sia diventato un chiodo fisso per i valchiavennaschi, lo ha dimostrato anche l’ultima sfilata di Carnevale tenutasi a Chiavenna dieci giorni fa. Ben due dei carri partecipanti, uno proprio di Samolaco e uno di Chiavenna, sono stati dedicati proprio al grande carnivoro.
Ora l’inverno sta terminando e capre, pecore e mucche sono destinate a tornare in quota nel giro di pochi mesi e a rimanerci fino al termine della prossima estate. Sperando che non si ripeta la mattanza dello scorso anno.
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