Cronaca / Valchiavenna
Sabato 29 Settembre 2018
Gioco d’azzardo, passa la linea dura
Spetta alla giunta stabilire gli orari
Il consiglio di Chiavenna ha deciso di mettere dei limiti all’apertura delle attività. Presentati anche i due progetti per la sistemazione idrogeologica di Loreto e Bette.
Linea dura sul gioco d’azzardo. Spetterà alla giunta guidata dal sindaco Luca Della Bitta fissare l’elemento più importante, cioè gli orari di apertura delle attività, ma la strada è stata tracciata giovedì sera durante il consiglio comunale di Chiavenna con l’approvazione del nuovo regolamento sul gioco lecito.
Per il momento il regolamento, approvato all’unanimità, si limita a indicare la «determinazione di specifiche fasce orarie di apertura/chiusura che garantiscano la maggior efficacia possibile per il raggiungimento dell’obiettivo di rendere difficoltoso il consumo di gioco in orari tradizionalmente e culturalmente dedicati alle relazioni familiari», ma a quanto pare non si andrà tanto leggeri. Già alcuni anni fa l’amministrazione, allora guidata dal sindaco Maurizio De Pedrini, provò a restringere gli spazi di manovra di queste attività. E si scontrò pesantemente con la liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali e contro una giurisprudenza sfavorevole verso le limitazioni. Ora, come dimostrano numerose sentenze, il vento è decisamente cambiato. I dati riguardanti il gioco in città, d’altronde, parlano da soli.
La raccolta totale dei giochi a cui si applicherà il regolamento indica per il 2016 l’astronomica cifra di 25,1 milioni di euro contro vincite di poco inferiori ai 21 milioni. Chi ha giocato a Chiavenna, sulla quale gravitano ovviamente anche i paesi limitrofi e il passaggio, ci ha rimesso, insomma, oltre 4 milioni di euro. La questione è diventata materia sanitaria, ormai, e il primo responsabile in tema di salute dei cittadini è proprio il sindaco. E di sanità durante il consiglio si è parlato molto. Sia nelle comunicazioni finali del sindaco, che ha sostanzialmente illustrato gli ultimi ben noti passaggi decisi da Regione Lombardia, sia approvando una nota integrativa al documento unico di programmazione. Nota che ribadisce la contrarietà dell’amministrazione comunale alla chiusura del punto nascite, la richiesta di una cabina di monitoraggio per controllare l’effettiva realizzazione delle iniziative previste e, ovviamente, la proposta arrivata dalla Regione riguardante gli accordi con Asst Lecco e ospedale di Gravedona per l’attivazione di servizi come i sub-acuti, la terapia del dolore, la reumatologia e i poliambulatori.
Il consiglio si è chiuso con la presentazione dei due progetti riguardanti il dissesto idrogeologico sul territorio di Chiavenna. Progetti ormai sviscerati ampiamente che riguardano il versante sopra Loreto, dove ci saranno due interventi di Comune e Comunità Montana per circa 900 mila euro complessivi, e quello di Bette, finanziato da Regione Lombardia per circa 2,3 milioni di euro. Qui partirà il primo stralcio sul progetto complessivo da 3,7 milioni con l’impegno a trovare le risorse mancanti.
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