Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 12 Agosto 2019
Fusione fra i tre Consorzi forestali
«L’idea è buona, ma forse prematura»
Madesimo, la proposta avanzata da Guido Pasini (Prata) non fa breccia tra i colleghi di Isola. «In questi anni la nostra realtà è cresciuta. I nostri introiti finirebbero in un unico calderone».
«L’idea è interessante e la strada sarebbe anche quella giusta, ma forse i tempi sono ancora un po’ prematuri». Non arriva una bocciatura all’idea di Consorzio forestale unico di valle lanciata nei giorni scorsi dal presidente del Consorzio forestale di Prata Camportaccio Guido Pasini, ma per il suo omologo del Consorzio forestale Boschi di Isola Alberto Raviscioni, ci sono una serie di problemi di natura tecnico-economica non facilmente superabili prima di arrivare a un passo del genere. Nei giorni scorsi Pasini aveva ribadito l’idea che da tempo circola negli ambienti dei Consorzi della Valchiavenna: riunirsi tutti in un organismo di secondo livello che abbia le dimensioni, le competenze tecniche e la capacità economica di risolvere il problema dell’eccesso di parcellizzazione delle aree agricole e boscate e di avviare una remunerativa filiera bosco-legno.
«Si tratta di un’idea di sicuro interesse e condivisibile – spiega Raviscioni –, ma con degli ostacoli attorno ai quali va fatta una riflessione profonda. Il nostro Consorzio, ad esempio, ha delle cospicue entrate derivanti da locazioni di immobili e attività e bisognerebbe capire come queste voci entrerebbero in un soggetto più grande».
Non tutti, insomma, vogliono fare i portatori d’acqua di fronte a realtà più piccole o con situazioni economiche decisamente meno floride: «In questi anni la nostra struttura è cresciuta molto – conclude Raviscioni – e credo che prima di fare un passo del genere sia necessario approfondire la questione e trovare la condivisione tra tutti i consorziati».
A parte quello dell’Alta Valtellina, i Consorzi forestali riconosciuti dalla Regione Lombardia in provincia di Sondrio sono attualmente tre. Tutti collocati in Valchiavenna. Si tratta dei già citati Consorzi di Prata Camportaccio e Isola e di quello della Valcodera.
Questi sodalizi hanno personalità giuridica di diritto privato. Tuttavia, se la maggior parte della superficie conferita in gestione è di proprietà pubblica, il Consorzio forestale è tenuto al rispetto delle procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori. La peculiarità è che il Consorzio forestale è “imprenditore agricolo” secondo il Codice Civile e deve essere iscritto al Registro delle Imprese della Camera di commercio. Ne discende la possibilità di fare attività di impresa, anche commerciale, e utili da reinvestire, a differenza dei normali organismi di proprietari o di vicinato.
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