Frontalieri e nuovo accordo: vertice a Chiavenna

Importante incontro transfrontaliero a Chiavenna, fra Massimo Sertori, assessore regionale alla Montagna con delega ai rapporti con la Confederazione elvetica, e Martin Bühler, consigliere di Stato del Cantone dei Grigioni.

Al centro della discussione il tema del lavoro frontaliero e dell’applicazione del nuovo accordo fiscale del 30 giugno 2023, entrato in vigore il 17 luglio dello stesso anno e applicato, di fatto, a partire dall’inizio del 2024. Argomenti già oggetto del bilaterale annuale tra Regione Lombardia e il Governo del Canton Grigioni tenutosi lo scorso 8 aprile a Milano, a Palazzo Lombardia, e che sono stati ripresi ed approfonditi nella ristretta di a Chiavenna cui hanno partecipato anche Luca Della Bitta, sindaco della città del Mera, Davide Trussoni, presidente della Comunità montana della Valchiavenna, e Silvana Snider, consigliere regionale.

«Quella di oggi è stata l’occasione per entrare nel merito delle questioni di frontalierato fra Lombardia e Grigioni - spiega l’assessore Sertori - sia in relazione al nuovo accordo fiscale sia al diverso sistema sanitario. Con gli amici del Cantone dei Grigioni abbiamo tantissime cose in comune e nell’incontro abbiamo approfondito tematiche che ci uniscono per portare in futuro vantaggi ai reciproci territori». Sicuramente quello del frontalierato, nel post accordo fiscale, resta un tema caldo anche se, in parte, le lacune applicative evidenziate sono state colmate grazie all’accordo raggiunto fra il Ministero dell’Economia e Finanza e le organizzazioni sindacali. É stata sanata la disparità venutasi a creare fra i vecchi frontalieri della provincia di Sondrio che lavorano nei Grigioni e quelli che lavorano in Ticino trattati, da inizio anno, come fosse nuovi frontalieri, cioè lavoratori in Svizzera da dopo il 17 luglio 2023.

Da poco è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale un decreto legge che equipara il prelievo fiscale dei vecchi lavoratori in Ticino a quelli dei vecchi lavoratori nei Grigioni per cui il gap viene sanato in Italia. Anche se sempre aperta è la discussione sulla tassa sulla salute, come i più la chiamano, o contributo, come lo definiscono i suoi promotori. «La visita informale di oggi (ieri, per chi legge, ndr) - conclude Sertori - è stata molto utile e, di fatto, sottolinea la concreta collaborazione transfrontaliera e i legami stretti tra Lombardia e Cantone».

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