Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 25 Gennaio 2019
“Fiumi sicuri”, Novate in attesa
Il Vallone deve essere ripulito
Dopo il Crezza a Gordona e la Valle Drana a Piuro ora tocca al torrente di Campo. L’ultimo intervento risale al 2014, ma sul versante ci sono 20 mila metri cubi di roccia instabile.
C’è attesa in Valchiavenna per capire quali saranno gli orientamenti della Provincia di Sondrio in merito al programma annuale denominato “Fiumi sicuri”, riguardante gli interventi di pulizia degli alvei del reticolo minore dalla presenza di vegetazione potenzialmente molto pericolosa in caso di eventi alluvionali.
Attesa in particolare a Novate Mezzola dove già due anni fa c’erano state segnalazioni per la presenza di foltissima vegetazione all’interno dell’alveo del cosiddetto Vallone, corso d’acqua che separa Campo Mezzola da Verceia che nel 2003 aveva invaso la sede della Statale 36 e della ferrovia provocando anche l’evacuazione di alcune abitazioni.
Lo scorso anno il programma aveva interessato un’altra situazione complicata, quella del torrente Crezza a Gordona, mentre nel 2017 l’intervento aveva riguardato la Valle Drana, territorio di Piuro. Quest’anno dovrebbe toccare a Novate Mezzola, anche se l’alveo aveva già avuto un intervento non molti anni fa.
Nel 2014. La valle dopo i lavori del 2004 non ha più dato problemi ma sul versante ci sarebbero circa 20 mila metri cubi di materiale non esattamente stabile. Tanto che l’amministrazione comunale ha predisposto un progetto di intervento da 1,6 milioni di euro riguardanti il Codera e, appunto, il Vallone.
Progetto che, però, come quello redatto dal vicino Comune di Samolaco, non ha trovato ancora fonti di finanziamento. Chi ha deciso di non aspettare e si è mosso in prima persona è il Comune di Prata Camportaccio. Sul finire del 2018 e nelle prime giornate del nuovo anno l’amministrazione del sindaco Davide Tarabini, in collaborazione con l’associazione Insieme per il Perù, ha avviato e portato a conclusione un maxi-intervento di pulizia dell’alveo del torrente Vallaccia, con taglio alberi, sfalcio e pulizia di arbusti per tutto il tratto del torrente che va dal sottopasso ferroviario fino all’attraversamento del Vallaccia con la pista agro-silvo-pastorale.
In seguito è arrivata la posa di recinzioni e protezioni di sicurezza lungo l’argine del torrente in corrispondenza dell’area del Campo Fiera e in prossimità degli attraversamenti ciclopedonali. In attesa dell’intervento nell’alveo del Mera finanziato recentemente, e che sarà realizzato dalla Comunità Montana, ci si muove anche a Chiavenna.
L’attenzione è puntata su due valli poste sulla sponda destra della valle, tra gli abitati delle frazioni di Loreto, San Carlo e Campedello: «L’intenzione – spiega il vice sindaco Davide Trussoni – è quella di intervenire per la pulizia di Dragonera e Perandone».
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