Cronaca / Valchiavenna
Domenica 24 Luglio 2016
Esame di maturità in Valle: solo tre bocciati, cresce l’eccellenza
In tredici hanno conquistato la lode. Promozione piena per tutti i ragazzi delle Medie. Unico neo la dispersione scolastica pari al 15%.
Calato il sipario, è tempo di bilanci per gli esami che in provincia hanno coinvolto più di tremila studenti: tutti promossi i 1.731 alunni di terza media, in tre invece hanno fallito il traguardo finale all’esame di Stato, che ha fruttato il diploma a 1.314 ragazzi e ragazze delle scuole superiori.
Con non poche eccellenze, in crescita rispetto allo scorso anno: 120 quelli che hanno conseguito una votazione compresa tra 91 e 99 centesimi (erano stati 96 nel luglio del 2015), 50 brillanti neo-diplomati con 100 contro i 45 di un anno fa, mentre si pareggia il numero di chi si è conquistato la lode: 13.
A snocciolare dati è Pier Luigi Labbadia, incaricato dall’Ufficio scolastico regionale della Lombardia quale ispettore durante la tornata d’esami «che si sono svolti in un clima di assoluta serenità - assicura -, sia alle medie, che alle superiori. Ogni commissione ha operato nel rispetto della legge. In qualche caso si è intervenuti a supporto dei commissari o per alcune segnalazioni ricevute dalle famiglie». Sull’esito dei risultati pone l’accento Labbadia: «Molto positivi: promozione piena per tutti i candidati di terza media, mentre tre gli esiti negativi all’esame di Stato, al quale non erano stati ammessi 32 studenti, con nove esterni privatisti che hanno preferito non presentarsi».
La fetta più grossa, riconfermando il trend degli anni precedenti, sinonimo peraltro di una più che buona preparazione, «è rappresentata dai diplomati con un voto compreso tra 71 e 80 centesimi, che sono stati 418 pari al 31,8%».
A conquistare la lode, come anticipato sopra, sono stati in 13, «uno al Pinchetti di Tirano, tre al Donegani, uno al Nervi-Ferrari di Morbegno, uno al Da Vinci di Chiavenna (ragioneria), uno al De Simoni dell’indirizzo di ragioneria e uno ai geometri, due al Saraceno e tre all’Itis Mattei di Sondrio». Ma un dato interessante è che «in 144 hanno usufruito del bonus - ovvero punti in più conferiti dalla commissione -, ossia l’11% dei ragazzi che hanno raggiunto almeno 40 punti nelle tre prove scritte e ottenuto il massimo - 30 trentesimi - al colloquio. Un’ulteriore conferma del livello di preparazione degli studenti, oltre che del buon lavoro delle commissioni che hanno utilizzato lo strumento del bonus in maniera intelligente».
In linea di massima «si è registrato un allineamento tra il percorso scolastico e l’esito finale - prosegue nella sua analisi Labbadia -, andrebbe però considerato, riguardo all’esame di maturità, il numero degli studenti cinque anni fa», quando cioè iniziarono la prima classe. «La stima - rimarca l’ispettore - è che circa il 15% sia perso per strada: ha abbandonato gli studi. Su questo bisogna intervenire e lavorare». Della serie, «ben venga la selezione - durante i cinque anni -, ma talvolta fa rima con dispersione, un fenomeno che va contrastato».
Alla sua prima esperienza come ispettore, si dice soddisfatto: «Un ruolo che mi ha permesso di conoscere meglio il mondo scolastico della provincia, che gode di ottima salute, ma ci sono sfide da portare avanti: oltre alla dispersione scolastica, bisogna individuare strategie per i ragazzi più fragili e lavorare sull’attivazione delle competenze per il mondo del lavoro».
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