Cronaca / Valchiavenna
Martedì 24 Gennaio 2017
Energia e strada. Il consorzio Savogno progetta il domani
Piuro, la festa patronale di Sant’Antonio è stata l’occasione per parlare del futuro del borgo. Tra le idee anche il recupero dei terrazzamenti.
Tanti progetti, un costante impegno per il territorio e una festa a coronare come ogni anno il lavoro svolto. Grande successo domenica per la tradizionale festa patronale di Sant’Antonio per il borgo di Savogno di Piuro. Il consorzio Savogno-Dasile come ogni anno a fine gennaio ha organizzato la festa dedicata al patrono. Festa che, nonostante la chiusura della strada per neve e ghiaccio decisa venerdì dall’amministrazione comunale, ha raccolto l’adesione di centinaia di persone. Tutti saliti fino ai 930 metri di quota del paese posto sulla sponda destra della Bregaglia italiana per godere del sole e del cibo preparato dai volontari e distribuito sotto il tendone in piazza della chiesa, ma non solo.
In ballo per il consorzio, nato nel 1975 e attualmente formato da 65 soci, ci sono progetti importanti. «Nel corso degli anni - ha spiegato il vicepresidente Andrea Giovanettoni - è stata realizzata sul torrente una centralina. L’impianto fornisce la corrente elettrica per i borghi di Savogno e Dasile e serve solamente per l’autoconsumo. Ovviamente gran parte dell’energia prodotta non viene sfruttata nei momenti in cui le baite sono vuote. Per questo abbiamo aperto una discussione con l’amministrazione comunale per cercare di mettere sul mercato il surplus di energia». Il secondo progetto è noto. Si tratta della prosecuzione della strada, di proprietà comunale ma percorribile solo con il permesso: «In passato – ha commentato Giovanettoni – c’è stato molto dibattito sull’opportunità di costruire una strada per Savogno. Crediamo che sia stata una necessità, anche per rendere la località maggiormente fruibile e lavorare per un ricambio generazionale».
Proprio su questo si sta lavorando anche per aggiornare lo statuto dell’associazione e renderlo un po’ meno rigido nei confronti dei nuovi ingressi.
«L’ultimo progetto – ha concluso il vicepresidente – è un’idea che a febbraio discuteremo con l’amministrazione comunale. I rapporti con l’amministrazione del sindaco Iacomella sono notevolmente migliori di quelli che avevamo con la precedente gestione del Comune. L’idea è quella di recuperare i terrazzamenti, una volta coltivati a vigna, abbandonati presenti sul versante a sinistra della mulattiera che sale da Sarlone di Borgonuovo. Un’idea che ci sembra molto interessante».
Il consorzio cercherà dunque di capire quanto il progetto sia fattibile dal punto di vista sia economico sia delle risorse umane necessarie.
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