Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 25 Gennaio 2019
Elicottero caduto «La “scatola nera”
deve essere aperta»
Il giudice Fabio Giorgi nomina un perito. Il 13 febbraio ci sarà il conferimento dell’incarico. La famiglia del pilota Folini: «Lo chiediamo da mesi»
Anna Maria Bonettini , vedova del pilota Agostino Folini , morto a 51 anni mentre era ai comandi di un Ecureuil B3 il 31 luglio di quattro anni fa, lo ha chiesto a gran voce sin dai primi passi della lunga inchiesta, chiamata a far luce sulla tragedia che si consumò quel giorno nei pressi di Cima Zocca, in alta Valmasino, dove morirono - oltre al pilota - anche Marco Gianatti, 35 anni, tecnico specialista e il motorista Stefano Olcelliche di anni ne aveva 28.
Il giudice Fabio Giorg accogliendo una istanza reiterata da parte del legale della famiglia Folini - l’avvocato William Limuti - ha nominato un perito che dovrà decodificare i contenuti della scatola nera (definizione impropria nel caso di un elicottero). Il 13 febbraio Pietro Roveda verrà formalmente incaricato di “leggere” i dati contenuti nella Eecu (ma c’è chi la conosce anche come Decu), sotto chiave in un hangar a Caiolo dopo essere stata recuperata con i rottami del velivolo.
Non è un apparecchio complesso come quella che si trova sugli aerei di linea che registra anche le conversazioni a bordo in cabina di pilotaggio, ma si tratta comunque di un apparato protetto che riceve e registra input dai vari sensori dell’elicottero.
Per la Procura c’era nebbia e le condizioni erano avverse, di qui la richiesta di assoluzione nei confronti degli indagati per omicidio colposo, tutti facenti capo alla società Elitellina, proprietaria del velivolo: la tesi per la pubblica accusa è che di errore umano si trattò e quindi la società Elitellina non avrebbe colpa.
Per la parte offesa, invece, la visibilità c’era, tanto che altri velivoli si sarebbero trovati quel giorno nelle vicinanze senza avere problema alcuno. Non sarebbe quindi il caso di parlare di errore umano. Naturalmente gli indagati si sono opposti alla lettura della Eecu che ancora non è chiaro come e dove dovrà essere effettuata. Poiché il velivolo è francese, non è da escludere che il perito chieda che sia la casa madre a “leggerla” e in quel caso sarà necessaria una rogatoria con la Francia. L
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