Eduscopio, il Nervi Ferrari di Morbegno perde il primato nazionale, ma resta la scuola migliore in Lombardia

Perde la “corona” di scuola “regina” d’Italia il liceo delle scienze applicate del Nervi-Ferrari di Morbegno, che però si impone sia a livello regionale che provinciale: è la scuola che in Lombardia meglio di altre prepara gli studenti ad affrontare gli studi universitari. E di conseguenza lo stesso indirizzo svetta anche sul territorio locale.

Una performance comunque di tutto rispetto quella messa a segno dal Nervi-Ferrari, restituita dalla nuova fotografia scattata per il 2024-2025 da Eduscopio, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, che da più di dieci anni offre questa “bussola” agli studenti, che oggi frequentano la terza media - circa 1800 in provincia -, alle prese in questi mesi con una scelta non semplice. Ossia in quale scuola superiore iscriversi per il nuovo anno scolastico 2025-2026 e questa piattaforma digitale gratuita si rivela preziosa per ragazzi, ragazze e le loro famiglie.

Come riferiscono dall’ufficio stampa della Fondazione Agnelli, «il liceo delle scienze applicate Nervi-Ferrari è tra le prime dieci in Italia», ma non è tra le prime cinque scuole che preparano meglio agli studi universitari.

Non è dato sapersi quale sia l’istituto al top della classifica, perché come sottolineano «l’obiettivo - dichiarato da 11 anni, dalla prima edizione di Eduscopio – non è creare “classifiche“, ma offrire una bussola alle famiglie che si trovano alle prese con la scelta». Basta cliccare sulla propria città all’indirizzo www.eduscopio.it e si allarga il raggio d’azione (di dieci o 30 chilometri) per scoprire le scuole che preparano meglio agli studi universitari oppure al lavoro.

A tal proposito, spostando l’attenzione verso le scuole che in Valtellina garantiscono un’occupazione, si evince che secondo i dati di Eduscopio in testa c’è l’istituto Balilla Pinchetti di Tirano con l’indirizzo tecnico economico e un indice di occupazione pari all’81,81%.

Significa che otto diplomati su dieci, terminati gli studi, hanno lavorato almeno sei mesi entro i primi due anni dal conseguimento dal diploma. Questo in teoria, perché l’indagine della Fondazione Agnelli si concentra su coloro che non si sono immatricolati all’università (occupati, sottoccupati e altro, nda).

Va specificato dunque, per dovere di cronaca, che per valutare la capacità formativa della scuola prescelta in termini di inserimento lavorativo dei diplomati, Eduscopio ha preso in considerazione i diplomati che hanno manifestato un interesse esclusivo per il mondo del lavoro. Ciò detto, alle spalle del Pinchetti, c’è il Saraceno di Morbegno (80,95% l’indice di occupazione) sempre per l’indirizzo tecnico-economico e al terzo posto di nuovo il Pinchetti, ma con l’indirizzo professionale industria e artigianato (75,99%).

Guardando in generale quali sono gli istituti in Valtellina e Valchiavenna che forniscono ai propri studenti un bagaglio attrezzato per l’università, dopo il Nervi-Ferrari, c’è l’indirizzo tecnico-tecnologico del Mattei di Sondrio e alle sue spalle l’indirizzo tecnico economico del Leibniz di Bormio. Rispettivamente hanno 90,55, 85,68 e 85,45 di Fga, che l’indice di Eduscopio, che mette insieme la media dei voti e dei crediti ottenuti all’università normalizzati in una scala che va da zero a 100, dando un peso pari al 50% ad ognuno dei due indicatori.

Ritornano al mondo del lavoro e prendendo in considerazione il settore tecnico economico dopo il Pinchetti e il Saraceno, c’è il De Simoni-Quadrio di Sondrio, per l’indirizzo tecnico-tecnologico invece alle spalle del Mattei, ci sono l’istituto tecnico agrario del convitto Piazzi e il Da Vinci a Chiavenna. Per le scuole professionali, infine, nell’indirizzo Servizi, sul “podio” ci sono l’Alberti di Bormio, il Crotto Caurga e il Romegialli, nell’ambito industria e artigianato, dietro il Pinchetti, secondo il Besta-Fossati e terzo il Romegialli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA