Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 09 Dicembre 2024
E’ tornato a casa Rex, meticcio di 12 anni, colpito vicino a casa con un fucile da caccia a pallettoni
Il fatto è accaduto a Gordona. «Sono stati sentiti due colpi distinti di arma da fuoco - spiega la padrona -. Uno ha colpito il nostro Rex, l’altro pare abbia colpito un oggetto di metallo. Chi ha compiuto quest’atto gratuito e crudele deve essere punito»
É tornato a casa dopo sei giorni di ricovero nella clinica veterinaria “Legnone” di Nuova Olonio di Dubino, Rex, il meticcio di 12 anni, di proprietà di Barbara Battistessa e della sua famiglia, colpito con un fucile da caccia, a pallettoni, nella serata di martedì scorso, 3 dicembre.
Quanto accaduto ha dell’incredibile, eppure, è proprio così, perché se sulle prime l’amica di famiglia che ha trovato Rex dolorante, a terra, in via Righi, a Gordona, e che l’ha caricato in macchina, era convinta fosse stato travolto da un’auto, una volta visitato e sottoposto a radiografia è emerso che trattavasi di impallinamento.
«A me è sembrato subito strano che Rex potesse essere rimasto vittima di un incidente stradale - dice Barbara Battistessa -, perché è solito camminare sui sentieri e rigorosamente nella cunetta. Era il cane di mio zio, che lo portava sempre al guinzaglio ed era abituato a stare ben a bordo strada, poi, dopo la morte del mio congiunto, l’abbiamo tenuto noi, in casa, perché nessun altro poteva farlo. Un cagnolino dolcissimo, che non abbaia mai e non dà fastidio a nessuno. E’ benvoluto da tutta Cimavilla tant’è che in tanti, adesso, ed è questa l’unica nota positiva della vicenda, ci sono vicini e sono sinceramente dispiaciuti per l’accaduto».
La famiglia Battistessa, Barbara, i suoi tre figli, suo papà, sua sorella, si stanno attivando per sporgere formale denuncia e, nel frattempo, hanno avvisato la Polizia locale e il Comune «anche perché il fatto è accaduto a distanza ravvicinata dalle case - dice -. Sono stati sentiti due colpi distinti di arma da fuoco, uno ha colpito il nostro Rex, l’altro pare abbia colpito un oggetto di metallo. Lo hanno riferito alcuni vicini e devo dire che tutti, per fortuna, sono molto collaborativi e determinati a che questa faccenda venga portata alla luce».
Rex è stato subito portato in clinica «abbiamo composto tanti numeri, ma a risponderci sono stati solo gli operatori della “Legnone”, equipe che non conoscevo, ma molto valida - dice Battistessa - e sono stati loro a capire subito che non si trattava di incidente. Dalla radiografia sono saltati fuori i tanti pallini che ha in corpo e in testa l’animale. Ne è pieno, poverino, e non si può intervenire chirurgicamente. Gli sono state fatte tante flebo e terapie, è stato assistito al meglio, e, col passare dei giorni, ha cominciato a mangiare e bere da solo e di buon gusto, però, deve essere assistito per i suoi bisogni e ha perso l’uso delle zampe posteriori, per cui, attendiamo il responso dei medici per capire come affrontare i giorni a venire. Oggi ci hanno detto che potevamo riportarlo a casa e tenerlo in osservazione. Lui è tenerissimo, ci riconosce, ci guarda con i suoi occhioni. Sarebbe importante se riuscisse ad essere autonomo per i bisogni fisiologici, altrimenti diventa una vita difficile per lui».
In casa Battistessa c’è rabbia e dolore. «Basta violenza gratuita contro animali indifesi e innocenti - dice Barbara -. Perché dietro queste cose c’è il piacere di sparare, di farlo, niente altro. Il cane era tranquillissimo e l’hanno preso di mira, per gioco. Dietro ogni animale ci sono persone che gli vogliono bene. Vedo le lacrime dei miei figli e la rabbia di mio padre, uomo tutto d’un pezzo. Basta. Queste persone devono essere punite e devono smetterla di prendersi gioco degli animali, di qualsiasi animale. Oltretutto sparare vicino alle case...».
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