Cronaca / Valchiavenna
Martedì 21 Settembre 2021
Disperso da due giorni in alta quota
Le ricerche oggi anche con i droni
Ore d’ansia per la sorte di Fedele Fallini, 59 anni, di Chiavenna.
Sabato ha raggiunto Sparavera. Poi niente comunicazioni. Cacciatore, conosce i luoghi
Giornata di ricerche, quella di ieri, in cui i tecnici del Soccorso alpino della stazione della Valchiavenna e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza, unitamente ai Vigili del fuoco di Mese, hanno dato il tutto per tutto per rintracciare Fedele Fallini, 59 anni di San Carlo, frazione di Chiavenna, cacciatore, di cui i famigliari non hanno notizie dalle 13.30 di sabato.
Anche se sulle prime non si sono allarmati perché Fallini stesso li aveva rassicurati circa il fatto di aver raggiunto la meta e di volersi intrattenere in quota tutto il fine settimana. In una zona particolarmente impervia però, anzi ritenuta fra le più difficili da raggiungere di tutta la Valchiavenna.
Ha dormito in baita
Stiamo parlando di località Sparavera, a 2.000 metri, sulla destra rispetto al Pizzo di Prata dove il cacciatore, ottimo camminatore, era solito dirigersi per le proprie battute di caccia, intrattenendosi a dormire in una delle baite della zona. Letteralmente a un passo dal cielo, in mezzo alla natura selvaggia, il massimo, con ogni probabilità, per Fallini.
Tant’è che sabato mattina, alle 5, aveva raggiunto Campo Fiera, a San Cassiano di Prata Camportaccio e lì aveva lasciato la propria auto per incamminarsi verso la meta. Intorno alle 6.40, un altro cacciatore lo ha incontrato, a mezza costa.
Neve oltre i 2000 metri
Si sono salutati e poi entrambi hanno proseguito per la loro strada. Quella di Fallini, certamente, portava dritta dritta a Sparavera che, per quanto potuto apprendere, aveva raggiunto nella tarda mattinata, dato che alle 13.30, quando si è sentito con la moglie al telefonino, le ha detto che si sarebbe intrattenuto per la notte.
Poi il black out. Perché nelle ore seguenti non è più stato possibile, per la donna, contattare il marito. Uscito letteralmente dai radar anche se, sulle prime, essendo frequenti le sue escursioni in zona la preoccupazione è stata contenuta. Salvo, poi, aumentare domenica col passare delle ore, e divenire massima, in serata, quando ancora Fallini non era rientrato.
Tant’è che ieri mattina presto i famigliari hanno lanciato l’allarme e subito la macchina dei soccorsi e delle ricerche, coordinata dalla Prefettura di Sondrio unitamente ai carabinieri di Chiavenna, si è messa in moto, col coinvolgimento di tutte le forze in campo e col supporto aereo, assicurato dall’elicottero della Guardia di finanza, che ha compiuto più di un sorvoloin zona Sparavera-Pizzo di Prata senza tuttavia individuare nulla.
Impossibile proseguire oltre, col calare del buio, stante l’inaccessibilità dei luoghi, per cui questa mattina non appena ci sarà luce, verranno effettuati dei sopralluoghi col ricorso di droni messi a disposizione dalla Protezione civile provinciale.
La speranza è che, il tutto, si risolva per il meglio, complice l’abilità del cacciatore, nel muoversi su terreni impervi. Ma certamente il maltempo di domenica, con tanto di nevischio oltre i 2000 metri, aggiunge pathos alle ricerche.
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