Direzione generale Asst Valtellina,
appello dei sindaci per Fumagalli
Ma il trasferimento è già deciso

I primi cittadini di numerosi comuni della provincia di Sondrio: «L’attuale direttore generale dovrebbe invece essere posta nelle migliori condizioni per poter operare al meglio»

Fa discutere l’imminente trasferimento dell’attuale direttore generale dell’Asst Valtellina e Alto Lario. Numerosi sindaci della provincia di Sondrio, infatti, scrivono al presidente della giunta regionale Attilio Fontana e alla direzione generale Welfare di Regione Lombardia per chiedere chiarimenti. In particolare, la lettera è firmata dai primi cittadini di Ardenno, Sondalo, Grosotto, Mazzo in Valtellina, Tovo S.Agata, Lovero, Vervio, Tirano, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Mese, Piantedo, Civo, Spirana, Castello dell’Acqua, Ponte in Valtellina, Cedrasco, Rogolo, Postalesio, Forcola, Pedesina, e dai presidenti delle Comunità montane di Tirano e di Alta Valtellina.

«I sottoscritti sindaci, appreso ufficiosamente a mezzo stampa il probabile ed imminente trasferimento dell’attuale dg dell’Asst Valtellina ed Alto Lario, avv. Monica Fumagalli ad altra sede, e in sua vece l’arrivo della dr.ssa Ida Ramponi, attuale dg dell’Ats della Valpadana - si legge nella letttera -, intendono rappresentare quanto segue: l’avv. Fumagalli è stata nominata DG ed è entrata in servizio in data 1.1.2024, trovandosi a gestire una situazione ben complessa e difficile, come a tutti noto. Si è convinti che la stessa abbia messo a disposizione della collettività la sua competenza e professionalità, ben consci della difficoltà dell’impegno. Allo stesso modo si ritiene che il breve periodo di tempo alla stessa concesso sia insufficiente per una valutazione del suo operato, ben sapendo che l’ottimizzazione del servizio richiede strategia, investimenti e programmazione. La continuità dell’incarico e la conoscenza del territorio sono un patrimonio che non può essere sacrificato, e si ritiene che il suo trasferimento, in questo momento, non sia di alcun beneficio per il delicatissimo frangente in cui la nostra Provincia si trova in materia di politica sanitaria, con evidente riferimento alle nostre strutture che devono rispondere alle esigenze dei cittadini. In tutto questo si manifesta peraltro un certo imbarazzo, come sindaci rappresentanti delle nostre comunità, nel dover apprendere tali decisioni dalla stampa, senza essere in alcun modo stati interessati e coinvolti, pur trattandosi di tematiche di vitale importanza per tutti. L’attuale DG, avv. Monica Fumagalli, fatte salve le opportune valutazioni legate al risultato, che comunque non sono rese note, ad avviso degli scriventi, dovrebbe invece essere posta nelle migliori condizioni per poter operare al meglio».

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