
Cronaca / Valchiavenna
Sabato 28 Agosto 2021
Covid, dieci ricoverati al Morelli
Nessuno di loro è stato vaccinato
Quasi tutti giovani o giovanissimi
Dieci pazienti in cura, per lo più giovani o giovanissimi, tutti non vaccinati. Questo il quadro dei ricoverati all’ospedale Morelli dove è aperto un reparto Covid-19: i numeri - spiega in una nota Asst - grazie al forte impulso della campagna vaccinale massiva, non sono più quelli dei mesi scorsi, ma i ricoveri continuano.
Sono stati complessivamente 31 nel mese di agosto e oggi sono in cura 10 pazienti. La disparità tra vaccinati e non nell’evoluzione della malattia a partire dal contagio è resa evidente da due casi trattati a Sondalo: un 35enne di fuori provincia, non vaccinato, la settimana scorsa è stato trasferito a Bergamo in Terapia intensiva; nei giorni scorsi, invece, una persona residente in Alta Valle, già vaccinata con entrambe le dosi, è stata ricoverata in via precauzionale per un leggero stato febbrile dal quale si è ripresa in un paio di giorni senza che insorgessero complicazioni di natura polmonare. Protetta dal vaccino, nonostante il contagio, non ha sviluppato la malattia.
I contagi sono frequenti a causa della variante delta, predominante anche in provincia di Sondrio: la percentuale di tamponi positivi sul totale, dopo essere scesa fino al 5% intorno al 20 luglio è risalita fino al 16%, ai livelli di metà giugno.
Per fermare il diffondersi del contagio - spiega Asst - è quindi fondamentale continuare ad adottare le misure di sicurezza, ma chi è vaccinato è protetto, mentre i problemi insorgono per coloro i quali non lo sono. Il rischio riguarda le persone di tutte le età e aumenta a partire dai 60 anni.
L’Asst è operativa con cinque centri vaccinali a Sondalo, Villa di Tirano, Sondrio, Morbegno e Chiavenna: prenotando sul portale della Regione Lombardia si ottiene l’appuntamento per la somministrazione della prima dose in pochissimi giorni, entro 48 ore se si è studenti, mentre gli ultrasessantenni, il personale docente e non docente delle scuole di ogni ordine e grado e gli operatori sanitari e sociosanitari possono accedere liberamente senza prenotazione.
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