Controlli in un locale di Cercino: sei pattuglie alle due di notte

Un blitz in piena regola potrebbe essere definito. Nel cuore della notte, con il locale ancora affollato di clienti, la maggioranza di giovane età, al Movì Disco Hub (ex Harem, ex Blue Star, ex Rendez Vous), in via dell’Era 89/A a Piussogno, frazione di Cercino, sono arrivate sei pattuglie dei carabinieri dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Chiavenna e dalle caserme di Delebio e di Traona, quest’ultima la più vicina al locale pubblico da dove sarebbe partita la colonna di auto di servizio notata da alcuni residenti nottambuli.

«Al momento in cui stavo per andarmene, sono arrivati parecchi militari. Non so di preciso il motivo, immagino per controlli legati alla capienza del locale pubblico riaperto nel dicembre di un anno fa e al personale impiegato», ci ha raccontato una ragazza di 28 anni che l’ha frequentato nella serata di sabato quando c’è stato il massiccio arrivo di militari.

Le verifiche

Sul bilancio dell’attività di ispezione ancora non sono giunti comunicati ufficiali da parte della Compagnia carabinieri di Chiavenna, guidata dal maggiore Giuseppe Antonicelli, o dal Comando provinciale di Sondrio. Ma le verifiche avrebbero riguardato l’eventuale presenza di lavoratori in nero, il corretto utilizzo dei biglietti di ingresso omologati da Siae e la sicurezza sui luoghi di lavoro che comprendono l’esistenza di porte d’uscita d’emergenza funzionanti e il rispetto del numero di ingressi, in base proprio alla capienza del bel locale pubblico riaperto dopo un costoso intervento di ammodernamento all’inizio del dicembre 2023 e con la volontà, da parte del titolare, di offrire servizi nuovi nel campo del divertimento ed evitare abusi di alcolici. I controlli, inoltre, avrebbero riguardato anche il rispetto del divieto di somministrazione di alcolici a minorenni.

Il gestore si dice del tutto tranquillo sull’esito dei controlli avvenuti in piena notte. «Sull’importo di eventuali multe ancora non so nulla di preciso - dichiara Romano Giovannini, 50 anni, di Milano, l’imprenditore che ha dato vita al rinnovato ambiente di Piussogno -. Mi hanno detto che, in settimana, mi dovrò recare in caserma e mi diranno loro in quale e saprò qualcosa di preciso».

«L’attività va bene»

E Giovannini, raggiunto ieri pomeriggio al telefono, aggiunge: «Credo che i carabinieri siano venuti per i loro controlli di routine. Abbiamo circa un anno di vita e l’attività va bene, non posso lamentarmi. Sabato sera ero presente, come sempre, quando gli uomini in divisa sono arrivati: erano circa le due e mezza. Noi solitamente chiudiamo alle quattro. I biglietti che stacchiamo alla cassa per i clienti mi risulta siano regolari, in caso contrario mi diranno. Apriamo un giorno alla settimana, sempre il sabato sera. E la capienza autorizzata è di 400 persone, più un 20% circa di possibile sforamento. E il personale consiste in 4-5 addetti, a seconda di come si prevedono le serate e agli eventi che organizziamo, tutti a chiamata. Poi ci sono i cosiddetti buttafuori che ingaggiamo da un’agenzia specializzata, non sono nostri dipendenti. Spero soltanto non ci sia qualcuno che voglia farci chiudere, senza avere noi delle colpe. Siamo corretti nella gestione».

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