«Code sulla 36, polemiche inutili

Lavori necessari. E durano poco»

Il vicesindaco di Campodolcino Della Morte risponde alle lamentele di turisti e operatori dopo le attese di domenica

«Comprendiamo i disagi, che comunque stanno per terminare, ma bisogna abbassare il tono delle polemiche. Alla lunga rischiano di essere persino controproducenti per il turismo».

Ne è convinto l’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco di Campodolcino Stefano Della Morte dopo l’ultima ondata di lamentele per le lunghe code formatesi nel fine settimana sulla Statale 36 a causa della chiusura decisa dalla Provincia di Sondrio della Provinciale n.1 di Isola per i lavori di riqualificazione della galleria Sandrini.

«In primo luogo – continua l’assessore – gli enti locali hanno avuto due mesi di confronti con la Provincia per cercare di ridurre al minimo l’impatto di un intervento che, comunque, andava fatto. Lo stato della galleria Sandrini era sotto gli occhi di tutti e una volta arrivata la relazione che attesta la situazione non si poteva indugiare. Detto questo, prima del Giro d’Italia far partire i lavori era impossibile per le tempistiche. Si poteva iniziare a settembre, ma in quel caso le polemiche ci sarebbero state comunque. Se a giugno c’è chi carica gli alpeggi, e durante la giornata di lunedì è stata concessa una finestra di apertura per queste operazioni, a settembre buona parte vengono scaricati e il turismo non è ancora scomparso. E iniziare a ottobre è decisamente problematico per l’evoluzione delle condizioni meteorologiche in quota».

In più c’è una considerazione banale: chi si sarebbe assunto la responsabilità di far passare migliaia di turisti sotto una galleria messa sotto la lente di ingrandimento per i suoi problemi di stabilità? In queste settimane si è parlato anche di una soluzione alternativa, cioè la realizzazione di una briglia in alveo del Liro per bypassare la Sandrini.

«Una soluzione tecnicamente difficile e molto costosa per un cantiere della durata di un mese - spiega ancora l’assessore Della Morte - . Invito i residenti e i turisti ad avere un po’ di pazienza e a valutare le cose nel loro complesso. Ci è stato promesso che i lavori termineranno con la fine di giugno. Si tratta di sopportare i disagi ancora per un fine settimana. Le polemiche sono controproducenti, ormai. Si rischia di tenere lontani i turisti, in questo modo. Peraltro faccio notare che la decisione della Svizzera di limitare l’accesso al versante del passo Spluga in alcune fasce orarie nelle scorse settimane e quella di Anas di chiudere di notte la Statale 36 a Verceia non sono state accompagnate da polemiche tanto accese. Eppure in quei casi una strada alternativa non c’era».
Daniele Prati

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