Chiavenna e Mandello piangono don Ambrogio Balatti

Don Ambrogio Balatti, di Mandello, aveva accompagnato la comunità chiavennasca nel travaglio seguito alla morte per accoltellamento della Beata suor Maria Laura Mainetti, cui era legatissimo

Vasto cordoglio a Chiavenna, dove è stato arciprete per 22 anni, dal 1994 al 2016, e a Mandello del Lario dove era nato 84 anni, per la morte di don Ambrogio Balatti, avvenuta la notte scorsa nella sua casa mandellese, di famiglia, attorniato ed assistito da suoi stretti congiunti.

“Questa notte il Signore ha chiamato al cielo don Ambrogio Balatti, arciprete di Chiavenna - ha scritto stamattina il sindaco del posto, Luca Della Bitta, su Facebook annunciando la ferale notizia - cui va la gratitudine della nostra comunità che ha apprezzato la sua profondità, umiltà e preparazioine umana e spirituale. In paradiso ricordati di noi e della tua chiavenna con suor Maria Laura. A dio don Ambrogio”, conclude il sindaco. Messaggio cui ha fatto subito eco quello di Silvana Snider, consigliere regionale e assessore a Villa di Chiavenna. “Grazie don Ambrogio - ha scritto - anche la comunità di Villa si associa nel ricordo e nella stima nei tuoi confronti. Salutaci don Gigi Pini, don Peppino Cerfoglia, don Siro Tabcchi e don Ugo Bongianni, che ti accolgano a bracci aperte”, ha detto riferendosi a sacerdoti che hanno fatto la storia della Valchiavenna e non solo. Don Ambrogio, a partire dal 1996, ha anche seguito tutti i lavori di riallestimento del Museo del Tesoro, cui teneva molto, inaugurato due anni dopo.

La notizia della morte della sua morte ha colpito molto la comunità mandellese, e quella chiavennasca, che aveva accompagnato anche attraverso il calvario della morte per accoltellamento della Beata suor Maria Laura Mainetti, il 6 giugno 2000, cui era legato a doppio filo. Don Ambrogio era stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1964, era stato vicario a Cadorago, poi parroco Pognana Lario, quindi di San Rocco, a Como, e, dal 1986 al 1994 rettore del Seminario maggiore. Poi la nomina a Chiavenna per tornare a Mandello da collaboratore.

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