
Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 17 Maggio 2021
Cava di Foppa, incontro in Provincia
Si parla del terzo progetto estrattivo
Novate Mezzola Oggi summit a Sondrio tra il sindaco Fausto Nonini e il presidente Elio Moretti
Incontro in Provincia di Sondrio oggi per fare il punto della situazione sul progetto di ambito estrattivo che riguarda la zona di Foppa-Ganda Grossa, territorio di Novate Mezzola.
L’amministrazione comunale del sindaco Fausto Nonini aveva chiesto un incontro al presidente Elio Moretti lo scorso 25 marzo. Motivo, la presentazione di una terza versione del progetto estrattivo da parte della concessionaria Novate Mineraria. Un progetto che non differisce di molto dalla seconda versione presentata dall’azienda nella primavera dello scorso anno per la richiesta riguardante la Valutazione di Incidenza Ambientale. «Da questa riunione - spiega il sindaco Fausto Nonini - non ci aspettiamo lo stralcio dell’area che abbiamo chiesto, ma quantomeno un confronto con l’autorità provinciale».
Attorno al tavolo non solo amministratori, ma anche tecnici. Perché tra il secondo e terzo progetto sul versante è successo di tutto. Frequenti fenomeni di crollo. Il più grave, lo ricordano tutti, lo scorso 22 gennaio. Un crollo caratterizzato da frammenti non certo piccoli arrivati fino alle case della zona. Tanto da costringere l’amministrazione comunale ad evacuare per alcuni giorni 80 novatesi. Sull’ultima versione del progetto la Provincia deve esprimersi dal punto di vista tecnico. Dire, cioè, se l’idea di cavare in quella zona sia o meno compatibile con l’ambiente. E le questioni in campo non si limitano, sempre che di limite si possa parlare, alla questione idrogeologica. Il Comune di Novate, d’accordo maggioranza e minoranza, e il comitato Salute Ambiente Lago e Valli sono compatti nel dire No a un progetto che, a loro dire, avrebbe implicazioni non piccole dal punto di vista dell’impatto per quanto riguarda rumori, polvere, traffico. Anche nella sua versione più “light”, che non prevede, come in un primo momento, la lavorazione di parte del materiale nell’impianto di frantumazione della Val di Monte.
«Quello di lunedì sarà un momento di confronto importante - conclude Nonini - da noi richiesto e a lungo atteso. Faremo il punto della situazione una volta concluso». Intanto, l’amministrazione non è stata ferma. In collaborazione con la Comunità montana della Valchiavenna ha dato il via a una serie di verifiche geologiche sulla parete. Il problema riguarda i tempi. Il Comune ha già presentato un corposo testo con osservazioni sul precedente progetto. Dovrà riproporle, sperando di fare in tempo ad allegare i risultati degli studi avviati che vedono il coinvolgimento dell’Università di Milano-Bicocca.
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