Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 05 Aprile 2017
Caso di mobbing, Samolaco pagherà
altri 100mila euro
La Corte d’appello dà ragione all’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune
Il sindaco d’allora: «Era lei
Duecentomila euro. Ecco quant’è costata in totale al Comune di Samolaco la vicenda dell’ex responsabile dell’ufficio tecnico, finita al centro di un lunghissimo confronto con l’ex amministrazione comunale guidata da Elena Ciapusci. Secondo la professionista, l’allora sindaco l’aveva presa di mira. Un caso di mobbing: assistita dalla Cisl, aveva parlato di demansionamento, richiami e procedimenti disciplinari continui, infondati o sproporzionati. Dal canto suo Elena Ciapusci aveva sempre difeso, quando la vicenda approdò in consiglio comunale la bontà del proprio operato, sottolineando di aver sempre agito a tutela degli interessi del Comune.
La Corte di appello di Milano ha riconosciuto però il danno alla salute causato sul luogo di lavoro all’ex responsabile dell’area tecnica, riconoscendole un importo di circa 100.000 euro. Senza contare che una sentenza del tribunale di Sondrio aveva riconosciuto circa 40.000 euro di risarcimenti vari all’ex dipendente già pagati dal Comune.
Secco il commento dell’ex sindaco Ciapusci: «Il mobbing l'hanno subito i colleghi che lavoravano con lei. Arrivavano da me e dall'assessore competente i tecnici piangendo per il trattamento subito dal capo. La sostituta ha subito le stesse pene». E l’attuale sindaco Michele Rossi ha sottolineato «Lascio qualsivoglia commento ai cittadini. Come sindaco ho l’obbligo e il dovere di prendere atto dell’intervenuta sentenza della Corte di appello, sviluppare ogni azione di mia competenza a tutela degli interessi della comunità».
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