Case sfitte a Madesimo, scatta l’indagine

«Per affittarle vanno sistemate»

A fine dicembre la società di consulenza Soluzioni Dinamiche aveva presentato a Madesimo la propria ricetta per rilanciare la stazione turistica. Quella, in sostanza, di trasformare il grande numero di seconde case da palla al piede dello sviluppo a opportunità. Attraverso un sistema che prevede di affidare gli appartamenti a società in grado di ristrutturarli e metterli sul mercato degli affitti, anche brevissimi. Durante l’inverno l’amministrazione comunale ha affidato a Soluzione Dinamiche anche la seconda fase.

Tre i passaggi previsti: l’analisi dell’indagine e del sondaggio e sviluppo del relativo studio sullo stato delle infrastrutture, individuazione e presentazione dei potenziali modelli di fattibilità tecnico economica per una adeguata riqualificazione turistica del comprensorio e consegna e presentazione all’amministrazione comunale di tutta la documentazione. Bisogna capire, insomma, come sono messi gli appartamenti. Nonostante il valore del metro quadrato nella località, infatti, parte del patrimonio immobiliare ha bisogno di interventi prima di essere messo sul mercato. Madesimo negli ultimi anni aveva fatto già un, timido, tentativo su questa strada ma si era scontrato con poca adesione e con una qualità media non proprio altissima. I turisti attuali sono insufficienti a far affluire quei capitali di rischio che vengono considerati indispensabili per dotare la località di infrastrutture.

In testa quelle legate al parco sciabile e agli impianti di risalita. Secondo i calcoli presentati durante l’inverno servirebbero per sostenere gli investimenti programmati da Skiarea Valchiavenna almeno 1500 ingressi giornalieri in più. Gli altri investimenti sono ben noti e ormai da anni sulla bocca di tutti. Qualcuno, ad esempio lo stadio del ghiaccio coperto per trasformarlo in una struttura polifunzionale, hanno già canali di finanziamento pubblico, tramite Aree Interne, aperti. Per altri bisogna aspettare i privati.