Cronaca / Valchiavenna
Martedì 08 Dicembre 2020
Case per anziani
Covid, in due mesi
casi raddoppiati
Morti cinque ospiti alle Betulle, Chiavenna In città nella Rsa i positivi sono saliti da 23 a 38
In due mesi, dal 1° ottobre al 1° dicembre, il totale degli ospiti positivi nelle Rsa della nostra provincia è raddoppiato, passando da 411 a 824. Saliti a 861 a ieri, 38 in più in pochi giorni. E non mancano i morti, il cui dato non è però stato fornito. .
Giorni difficili, in particolare, per la comunità residenziale per anziani “Le Betulle” di Bette, a Chiavenna. In meno di un mese, a partire dal 13 novembre scorso, le sorti di questa realtà, molto apprezzata sul territorio, sono completamente mutate. Il Covid è entrato, probabilmente tramite un operatore, e si è diffuso a macchia d’olio contagiando tutti e 22 gli ospiti, non autosufficienti. Poi è dilagato fra gli operatori, mettendone in isolamento 11.
E a circa un mese di distanza dall’esordio del fenomeno, la comunità, resta in affanno.
«Non è facile tener testa ad una situazione simile - ammette Elena Del Re, presidente della cooperativa sociale L’Arca, gerente della struttura -, la stanchezza è tanta e il dispiacere, pure. Anche perché abbiamo perso cinque anziani ospiti, quattro erano ricoverati in ospedale, uno da noi. Una prova durissima. Abbiamo sentito molto, e con piacere, la vicinanza dei famigliari dei nostri anziani ospiti che ci hanno voluto riconoscere l’impegno e la dedizione, dedicandoci belle parole. Però è veramente dura. Anche perché non siamo fuori dal guado. Abbiamo altri quattro ospiti ospedalizzati, a Gravedona, e uno a Sondalo, mentre altri nove anziani sono da noi e sono in via di miglioramento. Speriamo in bene».
Sul fronte degli operatori, solo 2 su 11 sono rientrati al lavoro e nessuno, purtroppo, è stato possibile reclutare, nonostante l’appello lanciato dalla direttrice stessa alcune settimane fa. Si tratta di continuare a rimboccarsi le maniche e resistere, facendo, per quanto possibile, del proprio meglio.
Esattamente quanto stanno facendo, a Sondrio, gli operatori di “Casa Viola”, la comunità alloggio sociale per anziani di via don Guanella, gestita dalla cooperativa sociale Grandangolo.
«Su trenta ospiti, tutti autosufficienti, ne abbiamo, attualmente, tre positivi con sintomi lievi - afferma Fulvio Guerini, direttore della cooperativa -, mentre altri sei sono ricoverati a Sondalo. Il loro quadro clinico sembra in miglioramento, cosa che lascerebbe ben sperare». Anche “Casa Viola”, purtroppo, ha dovuto fare i conti con alcuni decessi Covid, dall’impatto emotivo ancor più forte dentro una realtà composta da persone del tutto presenti a sé stesse, attente, contigue e solidali.
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