Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 03 Agosto 2016
Casa di riposo: la retta resta invariata
Bene i conti, ma attese da migliorare
La rsa “Città di Chiavenna” fa registrare una media annua di 57 utenti in coda. Un anziano paga 1400 euro al mese. L’ultimo aumento (di 50 centesimi) risale a quattro anni fa.
Rimane uno zoccolo duro stabile, anzi in lieve salita. La lista d’attesa continua a essere la vera criticità per la Casa di Riposo “Città di Chiavenna”. Almeno questo è quanto si desume dall’ultimo bilancio reso pubblico dal consiglio di amministrazione guidato dal presidente Roberto Persenico. Tre anni fa la lista d’attesa aveva fatto registrare un picco di 73 utenti, anche se poi durante l’anno era scesa a 62 unità.
Questa volta ci si è fermati a quota 75. Entrare alla Casa di Riposo, insomma, rimane difficile. Ovviamente la lista non va in ordine cronologico, ma tiene conto delle condizioni di salute di chi presenta domanda.
Un altro dato da tenere in considerazione è l’andamento delle liste d’attesa. Cioè la lunghezza media della stessa. Qui il dato evidenzia come nel corso dell’anno la lista d’attesa sia meno lunga rispetto al passato. In sette anni si è passati da una lista d’attesa media, di quasi 90 persone a quella attuale di 57. La Residenza Sanitaria Assistenziale al 31 dicembre 2015 ha fatto registrare la presenza di 121 ospiti, di cui 27 uomini e 94 donne. Tra questi vi erano 4 utenti di età inferiore ai 65 anni, 12 tra i 66 e i 75 anni, 79 utenti con meno di 90 anni e 26 con un’età maggiore. La percentuale di chi veleggia verso il secolo di vita è rimasta pressoché stabile negli ultimi anni dopo un’impennata nel decennio precedente. La buona notizia è che la retta negli ultimi anni è rimasta stabile.
La retta è di 46 euro al giorno, mediamente 1400 euro al mese. In linea con la media provinciale. L’ultimo aumento, di 50 centesimi, risale ormai a quattro anni fa. La provenienza degli ospiti non corrisponde alla suddivisione della popolazione tra i vari comuni della valle. Chiavenna garantisce l’apporto del 36% degli utenti. I dati rimangono alti per i comuni limitrofi, mentre più ci si allontana dalla sede e più calano le presenze degli ospiti. Per il fondovalle il dato è spiegabile con la presenza della casa di riposo di Nuova Olonio, che inevitabilmente finisce per attrarre utenti dalla bassa Valchiavenna. Per la parte riguardante gli anziani, l’onlus si occupa anche di disabilità gestendo il Centro Diurno Disabili con 28 utenti e nessuna lista d’attesa, gli enti locali non contribuiscono alla gestione, che è di competenza regionale.
Contribuiscono, secondo percentuali determinate dalla popolazione, agli investimenti in conto capitale. L’ultimo decisamente ingente, per il quale gli enti locali stanno terminando di pagare il mutuo, risale al 2007.
Dal punto di vista economico le cose vanno abbastanza bene. Lo scorso anno il centro ha fatto registrare un disavanzo di 500 euro. Praticamente un pareggio di bilancio.
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