Casa alloggio a un passo

«Manca davvero poco»

Costruire una casa alloggio per diversamente abili e fare crescere la sensibilità in questo ambito.

Gli obiettivi dell’associazione Il quadrifoglio sono due da diciassette anni. Uno è estremamente concreto, l’altro è connesso alla cultura dei cittadini. E se sul secondo i risultati si sono già visti, sul primo il traguardo è sempre più vicino, ma c’è ancora della strada da percorrere.

Il cantiere della struttura di Chiavenna, infatti, sta per ripartire, soprattutto grazie al sostegno che negli ultimi dodici mesi è stato garantito da istituzioni, associazioni e cittadini. «L’anno scorso siamo rimasti fermi a livello di cantiere - ricorda il presidente uscente Riccardo Gianera dopo l’assemblea che venerdì sera ha visto impegnati una parte degli ottanta soci a Mese -. C’è stata una grossa iniezione di fiducia e liquidità dalla Comunità montana, con lo stanziamento di 70mila euro, e dalla popolazione che ha risposto in maniera significativa alle nostre richieste di aiuto».

Ora, quindi, c’è la possibilità di ripartire. «Con gli interventi che potremo affrontare sulla base delle risorse disponibili non si arriverà alla conclusione dei lavori, ma si compierà un altro bel passo in avanti. Manca ancora una quota rilevante, confidiamo quindi nel sostegno degli enti e dei privati. L’anno scorso, vorrei ribadirlo, dalla Valchiavenna c’è stato un supporto straordinario, grazie alle istituzioni e a i movimenti spontanei che sono nati da Quadricanto. Mi riferisco a scuole, associazioni - a cominciare da Animargan a Piuro e dagli Amici di Paiedo a Samolaco - e dalla Giornata del dono di Chiavenna». La comunità alloggio per disabili che rimangono senza l’appoggio delle famiglie permetterà, dopo la conclusione delle opere, di accogliere dieci utenti fissi e almeno due per situazioni di emergenze o sollievo.