Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 31 Gennaio 2018
Carta sconto, discussione sospesa
Il pieno è meno caro oltre frontiera
I prezzi del carburante torneranno all’attenzione della Regione dopo il voto. Intanto si fanno i conti in provincia: in Italia la super è a 1,70 al litro, nei Grigioni solo 1,40.
Le elezioni sono alle porte e in consiglio regionale non c’è più tempo per parlare del caro benzina in Valchiavenna. L’interrogazione presentata dal Partito democratico per fare chiarezza sui prezzi del carburante più elevati nella zona di Chiavenna rispetto al resto della Provincia verrà discussa, ma soltanto nella prossima legislatura. Secondo l’indagine realizzata nelle scorse settimane dal coordinatore Daniele Tavasci, il prezzo alla pompa nei distributori della Valchiavenna risultava superiore alla media provinciale fino a 14 centesimi di euro al litro e di circa 30 se confrontato con la Svizzera.
«Il nostro consigliere Raffaele Straniero ci ha comunicato che non è possibile discutere di questo problema prima delle elezioni – chiarisce Tavasci -. Lo si farà dopo il 4 marzo con il nuovo consiglio».
Il coinvolgimento della Regione da parte del Pd ha un motivo ben preciso. Come premesso, infatti, i prezzi elevati rischiano di vanificare la presenza della carta sconto benzina, perché la differenza fra Italia (dove un litro di super si aggira su 1,70 euro) e Grigioni (dove con il cambio attuale si sta sotto 1,40 euro) è maggiore dello sconto, pari a 23 o 15 centesimi a seconda dei Comuni di residenza degli automobilisti.
Il pieno in Bregaglia è quindi conveniente anche per coloro che in Italia possono usare la preziosa tessera. A conti fatti, alla cassa si risparmiano dai 5 ai 10 euro a seconda della capienza del serbatoio. Per gli italiani che risiedono da Novate Mezzola in giù il vantaggio del pieno di benzina in Svizzera raddoppia.
«Dopo tanti anni si è tornati a fare il pieno a Castasegna o a Stampa», rileva Tavasci. Nelle stazioni di servizio dei Grigioni si osserva infatti la presenza di un numero sempre maggiore di auto di frontalieri e turisti, ma anche di cittadini di Chiavenna e dintorni che attraversano il confine apposta per il rifornimento. «La differenza si fa sentire e sperando che l’euro recuperi ancora terreno sul franco, potrà ancora aumentare», sottolinea da Stampa Carlo Gianotti, titolare della stazione di servizio Socar dove il prezzo è inferiore di circa 33 centesimi di euro al litro rispetto alla zona di Chiavenna.
«Sulla base di questa situazione potrebbero aumentare le opportunità di lavoro per i dipendenti frontalieri e naturalmente i benefici riguardano anche i bilanci aziendali di un settore che deve affrontare spese sempre elevate».
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